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LA EU SFIDA GLI USA: INSTEX CON L’IRAN E’ DA OGGI ATTIVO

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Durante gli incontri a Vienna fra Ira ed Unione Europea per seguire l’evoluzione del  JCPOA, l’accordo per il disarmo nucleare dell’Iran, è stato annunciato che Instex è operativo. Questo strumento, chiamato “SPV, Veicolo con obiettivi speciali), ha la finalità di riuscire ad aggirare le sanzioni finanziarie degli USA evitando di utilizzare il circuito Swift nei pagamenti e quindi impedendo eventuali sanzioni tramite il sistema internazionale di transazione finanziaria mondiale.

Praticamente aziende iraniane ed europee potranno commerciare non effettuando nessun pagamento finanziario diretto, ma passando tramite INSTEX che utilizza come moneta di riferimento l’euro e che non effettua pagamenti finanziari, ma effettua compensazioni tramite un sistema di baratti. In questo modo le transazioni non vengono, o non dovrebbero, essere registrate dal sistema USA e le aziende coinvolte non incorrere nelle sanzioni che gli USA hanno promesso a tutte le aziende che avessero violato il blocco commerciale imposto da Trump.

L’Iran non credeva che l’Europa avrebbe avuto il coraggio di rendere Instex operativo, ma il giorno è giunto e pare che effettivamente Francia, Germania e Regno Unito, a cui si deve questa iniziativa, abbiano deciso di prendere il toro per le corna e sfidare direttamente Trump. Il colpo è molto duro non solo per l’Iran, ma perchè viene a porre una seria minaccia alla centralità del dollaro come strumento finanziario internazionale. Gli USA sono stati estremamente chiari ed hanno affermato che qualsiasi strumento, anche al di fuori dello Swift, che regoli i pagamenti internazionali verrà ad essere considerato come una violazione delle sanzione condurrà a dure reazioni, quale l’esclusione dal sistema finanziario degli USA. Quindi le aziende verrebbero escluse dal sistema bancario, dalla borsa, dalla borsa merci (future) e sarebbero anche sanzionati società e singoli a stelle e strisce che partecipassero in società europee sanzionate. Non è impossibile che gli USA possano anche definire delle sanzioni finanziarie mirate verso gli stati promotori dello strumento.

Quindi lo strumento è operativo, ma vista l’importanza del sistema bancario USA, oltre ai legami nell’azionariato fra i due lati dell’oceano non è certo che tutte le aziende scelgano di utilizzarlo. Per molte potrebbe essere troppo pericoloso. Nello stesso tempo i future sul petrolio sono scesi potentemente. Dato che UInstex si basa sul baratto, cosa possono mandarci gli iraniani se non petrolio? Una ripresa dell’export che farà scendere i prezzi, ma che manderà Trump su tutte le furie.

 


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