Euro
LA DISASTROSA STORIA D’AMORE FRA IL FMI E L’EURO: UNA VICENDA DI POTERE CHE HA DEVASTATO L’EUROPA
Il sempre ottimo Ambrose Evans Pritchard ha pubblicato sul Telegraph un articolo che presenta molto bene il ruolo del Fondo Monetario Internazionale nella crisi europea. Alla fine i dirigenti massimi del FMI hanno ingannato la loro stessa struttura ! Vediamo assieme il rapporto.
FMI ha una struttura di controllo interna chiamata IEO , Internal Evaluation Office, che si pone al di fuori, se non al di sopra , delle strutture ordinarie. Questo ufficio di valutazione ha emesso un verdetto estremamente critico sull’operato del FMI nelle crisi economiche europee , in primis quella greca.
In pratica tutto il problema dell’Euro e egli squilibri delle bilance delle partite correnti e dei pagamenti è stato completamente sottovalutato, così come sono stati sottovalutati i possibili effetti a catena portati dalle singole crisi . Le figure di vertice del FMI erano innamorate dell’Euro ed erano, soprattutto , troppo vicine alle valutazione politiche dei principali paesi e delle autorità europee .
“At the euro area level, IMF staff’s position was often too close to the official line of European officials, and the IMF lost effectiveness as an independent assessor. ”
“A livello di area euro , lo staff FMI è stato spesso troppo vicino alle linee ufficiali dei funzionari europei, e il FMI ha perso efficacia come valutatore indipendente“.
Questo ha portato ad una sottovalutazione dei problemi dell’Euro, perchè era nata l’idea che l’euro fosse “Un qualcosa di diverso” che non avrebbe potuto fallire e che meritava una diversa considerazione Invece è andato tutto a ramengo
Il report poi è estremamente critico con le politiche applicate sia al debito greco sia ai moltiplicatori greci. Sul ptimo tema in più punti si evidenzia che il FMI avrebbe dovuto chiedere un taglio del debito PREVENTIVO rispetto agli interventi, già dal 2011 ma che questo non sia avvenuto perchè alcuni economisti non lo ritenevano utile. A quel punto lo FMI aveva investito talmente tanta reputazione nel piano da non poter più tornare indietro, nonostante il taglio del debito fosse definito necessario. Chi impedì il taglio del debito ?
“default would not be in the interest of the citizens” (Cottarelli and others, 2010)”
“Il Default non è nell’interesse dei cittadini (Cottarelli)”
Senza preoccuparsi se le altre politiche applicate fossero realistiche e nell’interesse dei cittadini.
Inoltre il programma è stato applicato in modo completamente rigido: mentre normalmente i programmi FMI vengono intesi con una grande flessibilità ed un volta applicati possono essere profondamente modificati, per risultare poi qualcosa di completamente diverso ed adatto alla situazione , questo non è assolutamente avvenuto con la Grecia e con gli interventi in Europa, dove i programmi sono stati applicati in modo rigido
Ed ora passiamo al tasto dolente del moltiplicatore fiscale. La valutazione iniziale di un moltiplicatore fiscale pari a 0,5% , dato che si è rivelato un clamoroso ed assoluto errore. Cosa ha generato l’errore, quali sono i valori corretti e quali importantissime conseguenze pratiche hanno le osservazioni che ne sono derivate ?
Tenetevi forte…
” Staff explained that the 0.5 multiplier was the average value that had been assumed for advanced economies in the past. But this assumption was inappropriate for the euro area programs, given the countries’ inability to ease monetary policy let alone devalue the currency.”
“Lo staff ha spiegato che il moltiplicatore allo 0,5% era un valore medio previsto per le economie avanzate nel passato, ma questa valutazione è stata inappropriata per i programmi dell’area euro data l’impossibilità di ammorbidire la politica monetaria o di svalutare la moneta”
Per cui i moltiplicatori giusti per il Portogallo e la Grecia si sono rivelati essere 1,1% e 2,5%, valori molto più elevati. Questo significa che, data la presenza della moneta unica che impedisce una coerente politica monetaria espansiva o svalutativa, qualsiasi politica fiscale viene ad essere sovramoltiplicata, per cui risulta praticamente impossibile realizzare politiche di austerità senza portare a gravi contrazioni nelle ricchezze nazionali e quindi ad effetti moltiplicativi del rapporto debito PIL. A causa dell’euro la famosa “Austerità espansiva” non esiste e non può esistere.
In generale quindi le indicazioni degli staff del FMI sono state spesso messe in secondo piano da decisioni politiche europee ed in generale da un “Innamoramento” per l’euro da part dei vertici . Come scrive il rapporto
“The IMF fell victim to a “Europe is different” mindset, with the result that it did not address economic divergence across countries, including large national current account imbalances.”
“L’FMI è stato vittima di una mentalità per cui “L’Europa è differente”, con il risultato che non h affrontato le divergenze fra le economie, compresi i grandi sbilanci nelle partite correnti”
Quindi anche il FMI si rende conto dell’enorme errore compiuto dall’euro e dalle politiche di austerità collegate. Ne siamo felici, ma chi ora risarcirà i greci che sono stati la cavia di questo studio “In Corpore Vili”?
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