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LA DESCRESCITA INFELICE DEGLI AMERICANI MILLENNIALS

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Da Zerohedge ricaviamo questo interessante articolo dedicato alla decrescita infelice del ceto medio americano, denominato MILLENNIALS.

La chiusura dei negozi è al suo massimo quest’anno, esattamente come da noi PIIGS:

Come mai accade questo sebbene non abbiano l’Euro?

Semplice, è il metodo del capitalismo finanziario che porta a questo colossale impoverimento del ceto medio, come avanza la globalizzazione essa stermina posti di lavoro nell’occidente per trasferirli nei posti a più basso costo del lavoro ma poiché richiede poi una prima erosione dei risparmi ed una successiva crescita del debito privato, arriva al punto in cui non è più sopportabile e quindi determina l’implosione del sistema stesso.

Se i Millennials guadagnano meno, tanto meno di quanto guadagnavano i loro genitori e nonni negli anni 60 e 70,

 

e portano un pesante fardello del debito già solo per gli studi, il declino delle vendite di veicoli, e di tutto quello che ad esso è correlato come l’assicurazione auto, per esempio, nonché le dimensioni degli spazi acquistati o affittati e dei realtivi arrendi fanno morire il retail. Come negozi e centri commerciali al dettaglio muoiono, le tasse di proprietà, le imposte e le tasse sui salari diminuiscono anch’esse. Le valutazioni degli immobili, negozi e abitazioni, tenderanno a diminuire e con esse le tasse di proprietà per lo stato.

Le vendita al dettaglio stanno diminuendo rapidamente un po’ ovunque, accompagnate dalle innumerevoli chiusure dei negozi, tanto in USA (vedi grafico sopra, in particolar modo la colonna 2017)  quanto in Italia:


Dov’è la crescita tanto sbandierata dai media? La nuova generazione guadagna meno, prende meno in prestito, spende meno e si allontana dai luoghi di consumo e dai must del secolo scorso: bella casa in periferia e belle auto. La crescita è stata sostituita dalla decrescita a causa dell’avidità del capitalismo finanziario che con la globalizzazione avviata nel 1972 ha prodotto produttività incamerata solamente da questi:

guardate nel grafico sopra esposto come la variazione della produttività USA negli ultimi 17 anni si sia annualmente discostata di mezzo punto a favore del capitale, a totale discapito della classe lavoratrice oppressa e sfruttata, generando un colossale aumento delle disuguaglianze nella misura calcolata dal coefficiente di GINI:

Ma è il cane che si morde la coda, poiché così facendo l’economia si allontana dalla regola aurea, la LEGGE DI BOWLEY:

e per crescere è ora costretto ad alimentare le guerre e la relativa produzione di armi.

Guardate invece come era differente la situazione prima di quel dannato 1972:

Il top dei ricchi si accontentava di un bel 16% in meno e negli Stati Uniti i poveri erano davvero molto meno di oggi.

E guardate il valore attribuito al lavoro come è calato.

Ma le cose dovranno cambiare poiché la Babilonia che hanno costruito è destinata a crollare, non penso che Cina e Russia siano poi così disponibili a farsi fagocitare da un sistema mondiale che lavora in questo modo. Non è il corretto modo di crescere.

Ad maiora.


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