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La cura danese per gli immigrati violenti: un’isola abbandonata.

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I danesi sono un popolo calmo ed accogliente, ma hanno, anche loro raggiunto il limite, e vogliono dare un segnale che non chiunque è benvenuto in Danimarca.

La piccola ed isolata isola di Lindholm è a 15 chilometri dalla costa. Qui verranno portati gli immigrati che hanno commesso dei reati mentre erano sotto protezione umanitaria o che hanno visto il loro visto negato, ma per qualche motivo non sono stati ancora portati via. Ognuno sarà lasciato libero nell’isola, ma dovrà presentarsi al posto di polizia che è stato creato sull’isola una volta al giorno. Riceverà un alloggio, ma senza cucina, e cibo più 1,2 euro al giorno, che però potranno essere negate nel caso che non segua le indicazioni dei custodi. Ci sarà un traghetto con la terraferma, ma questo avrà la minore frequenza possibile. Il portavoce del Partito del Popolo Danese (DF) è stato chiaro: questa gente non è benvenuta e quindi deve restare segregata sino al momento in cui non sarà deportata.

Un cambiamento molto asciutto degli usi nordici, ma quando è troppo è troppo. Un segno che il “Migration compact” arriva al momento sbagliato. Anche in Germania, che si è detta favorevole a firmare il patto ONU, molte voci stanno diventando contrarie. Come oggi ha notato il “Welt” , firmare il Migration Compact significa rinunciare al controllo dei propri confini.

 


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