Attualità
La crisi cancella il Fast Food? Negli USA Burger King 400 ristoranti
Nel corso di una conferenza stampa all’inizio della settimana, l’amministratore delegato di Restaurant Brands International Inc., la società madre di Burger King, ha dichiarato che quest’anno intende chiudere tra i 300 e i 400 punti vendita non performanti per snellire il marchio di fast-food.
“Storicamente, abbiamo chiuso un paio di centinaia di unità di Burger King US“, ha dichiarato l’amministratore delegato Joshua Kobza nel corso di una telefonata sugli utili del primo trimestre di martedì. Le chiusure previste per quest’anno sembrano essere ben al di sopra della media.
Nei primi tre mesi, diversi franchisee di Burger King hanno dichiarato bancarotta, tra cui Toms King, con sede nell’Illinois, EYM King, con sede nel Michigan, e Meridian Restaurants Unlimited, con sede nello Utah.
Kboza ha dichiarato che “il traffico è stato modestamente negativo in questo trimestre“, ma ha notato un miglioramento delle tendenze del traffico su base annua dal quarto trimestre al primo. del resto un CEO deve essere ottimista.
Burger King ha chiuso un totale netto di 124 sedi negli Stati Uniti, con una riduzione dell’1,7%, lasciando solo 7.000 ristoranti negli Stati Uniti alla fine del trimestre. La chiusura di 400 ristoranti sarebbe un triplicare le chiusure del primo trimeste, facendo arrivare i punti venddita abbandonati al 5% del totale.
La scommessa del marchio da 400 milioni di dollari “Reclaim the Flame”, volta a recuperare quote di mercato e a chiudere i ristoranti meno performanti, potrebbe anche funzionare, visto che nel trimestre le vendite comparabili sono aumentate dell’8,7% rispetto all’anno precedente.
Inoltre, il marchio si sforza di semplificare i suoi menu e le sue operazioni troppo complesse. Anche se l’aumento dei costi dell’iconico Whopper potrebbe essere determinante per le vendite future, dato che la rivale McDonald’s ha recentemente scoperto che l’aumento dei prezzi del menu ha provocato una reazione da parte dei consumatori. Negli USA nove dollari per un hamburger, come chiesti da Macdonald, vengono ritenuti ecccessivi.
Il problema è che anche negli USA, con l’inflazione che si ssta mangiando i redditi, le persone cercano il risparmio estremo, tanto che va di moda il “Dollar Tree Dinner“, un canale TikTok che insegna a mangiare a bassissimo costo con i prodotti confezionati degli hard discount “Dollar tree”, tutta roba confezionata di scarsa qualità nutrizionale, ma con la quale si può mangiare con poche decine di dollari, magari a scapito della salute.
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