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La Corea del Sud vuole diventare Leader nell’energia atomica ed esportare in Europa

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Preoccupata per una crisi energetica mondiale sempre incombente, questo mese la Corea del Sud ha dichiarato che riavvierà la costruzione di due reattori nucleari e continuerà a gestire gli impianti di energia nucleare già in funzione.

Secondo il Ministero del Commercio, dell’Industria e dell’Energia della Corea del Sud, la decisione è stata presa “in conformità con le più alte procedure decisionali” dell’amministrazione del nuovo Presidente Yoon Suk-yeol.

Il Ministero dell’Energia ha dichiarato che il completamento dei reattori nucleari Shin-Hanul n. 3 e n. 4 contribuirà a raggiungere l’obiettivo di aumentare l’energia nucleare nella produzione energetica della Corea del Sud fino al 30% o più entro il 2030. Attualmente l’energia nucleare rappresenta circa il 27% del mix energetico del Paese. Secondo la World Nuclear Association, la Corea del Sud ha attualmente 25 reattori nucleari in funzione.

Il 5 luglio il Ministero dell’Energia ha dichiarato che avrebbe esaminato anche le modalità di trattamento dei “rifiuti radioattivi ad alto livello”.

Yoon, che ha assunto l’incarico il 10 maggio, aveva promesso di incrementare gli investimenti nell’industria nucleare e di rilanciare il suo status di esportatore chiave di reattori nucleari sicuri. Dopo la promessa di Yoon di aumentare le centrali nucleari, le aziende energetiche sudcoreane hanno ampliato le loro attività nel settore dell’energia nucleare.

Il potenziamento dell’energia nucleare segna una netta inversione di rotta rispetto al precedente governo, guidato dall’allora presidente Moon Jae-in, che aveva spinto per eliminare gradualmente l’energia nucleare in circa 45 anni. I lavori di costruzione dei due reattori nucleari erano fermi dal 2017, quando Moon è entrato in carica.

Oltre a riavviare la costruzione dei due reattori nucleari, il Ministero dell’Energia sudcoreano ha dichiarato di voler esportare 10 reattori nucleari entro il 2030 e di voler sviluppare un piccolo reattore modulare con un investimento di 300 milioni di dollari entro lo stesso anno.

Yoon e altri funzionari si sono recentemente recati in Europa per partecipare ai vertici del G-7 e della NATO, dove Yoon ha promosso l’energia nucleare sudcoreana negli incontri con i funzionari della Polonia e della Repubblica Ceca, entrambi alla ricerca di appaltatori per le loro nuove centrali nucleari. Quindi la futura tecnologia  nucleare europea sarà, probabilmente, sud coreana. Cioè proveniente da un paese senza risorse e più piccolo dell’Italia. 

Però noi abbiamo il PD e l’Europa…

 


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