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Difesa

La Corea del Sud vara il suo sottomarino più avanzato: 10 missili balistici e batterie al litio

La Corea del Sud ha varato il sottomarino Jang Yeong-sil: più grande, dotato di 10 missili balistici e batterie al litio, è la nuova arma di deterrenza convenzionale contro la Corea del Nord.

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La Corea del Sud, in un contesto geopolitico che definire “teso” è un eufemismo, ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella della deterrenza. Ha varato il ROKS Jang Yeong-sil, il sottomarino più grande e tecnologicamente ambizioso mai costruito nel Paese. Si tratta del primo esemplare del programma KSS-III “Batch II”, un salto quantico rispetto ai suoi predecessori che ridefinisce gli equilibri strategici nella penisola coreana.

Il varo si è tenuto presso il cantiere navale di Hanwha Ocean a Geoje. Questo nuovo battello non è solo un aggiornamento, ma una piattaforma strategica con capacità offensive e di sopravvivenza radicalmente potenziate. Inoltre è anche una vetrina importante della tecnologia sottomarina coreana.

Più grande, più letale: le differenze col passato

A Seul, evidentemente, hanno deciso che le dimensioni contano. Il Jang Yeong-sil e i suoi futuri gemelli sono sensibilmente più grandi della già temibile prima serie (Batch I).

Le differenze chiave includono:

  • Dislocamento: Circa 3.500 tonnellate in emersione (contro le 3.300 del Batch I).
  • Lunghezza: Quasi 89 metri (contro gli 83,5 metri del Batch I).
  • Armamento principale: La differenza cruciale. Si passa da 6 a 10 celle di lancio verticale (VLS).

Queste celle VLS sono progettate per ospitare missili da crociera per attacco terrestre e, soprattutto, missili balistici lanciati da sottomarino (SLBM). Questo proietta la marina sudcoreana in un club molto esclusivo.

La cerimonia di aro al cantiere Hanwa

Non ci sono notizie precise su quale missile balistico sarà caricato nelle celle di lancio verticale. Ci sono diverse possibilità, ma voci riportate da TWZ parlano dello Hyunmoo 2, un missile balistico sud coreano con una gittata di poco meno di 750 km.  Un’arma molto efficace, che un giorno potrebbe anche portare una testata nucleare per prevenzione e ritorsione.

Il “pugno” convenzionale e il motore rivoluzionario

Il vero cuore della capacità offensiva del sottomarino risiede nella sua capacità di lanciare l’SLBM nazionale, noto come Hyunmoo-IV-4. A differenza delle armi strategiche delle grandi potenze, questo missile (con una gittata stimata tra i 500 e gli 800 km) trasporta una testata convenzionale.

Ma non è tutto. I 10 tubi di lancio aprono scenari futuri, come la potenziale integrazione di missili da crociera ipersonici, attualmente in fase di sviluppo a Seul.

L’altro elemento rivoluzionario è sotto la scocca. Il Batch II migliora la sua furtività e la sua resistenza grazie a un avanzato sistema di propulsione basato su batterie agli ioni di litio.

Per i non addetti ai lavori: i sottomarini convenzionali (diesel-elettrici) devono emergere o usare uno snorkel per ricaricare le batterie con i generatori diesel, esponendosi. I sistemi AIP (Air-Independent Propulsion) permettono di ricaricarle restando immersi, ma con limitazioni. Le batterie al litio, invece, offrono un’autonomia e una capacità di sostenere velocità elevate in immersione nettamente superiori, sfidando le prestazioni dei sistemi AIP tradizionali.

Curiosamente, il sottomarino mantiene anche un sistema AIP ausiliario a celle a combustibile: un approccio di sicurezza che massimizza l’autonomia per un sottomarino non nucleare.

KSS-III sezione del sottomarino da Yonhap

Lo scopo strategico: la “Punizione Massiccia”

Questo sottomarino non è un semplice investimento nella difesa. È la pietra angolare del programma KMPR (Korea Massive Punishment and Retaliation), ovvero “Punizione e Rappresaglia Massiccia della Corea”.

Il concetto, molto razionale per la sicurezza nazionale, è semplice: la Corea del Nord sta sviluppando armi nucleari e missili sempre più avanzati. Se Pyongyang dovesse lanciare un primo colpo (anche nucleare), le basi terrestri sudcoreane sarebbero vulnerabili.

Il Jang Yeong-sil, nascosto e virtualmente irrintracciabile, garantirebbe la capacità di secondo colpo (second strike). Anche se tutto il resto venisse distrutto, il sottomarino potrebbe emergere e lanciare una devastante salva di missili balistici convenzionali contro i centri di comando e controllo e la leadership a Pyongyang.

I tre assi della difesa strategica aerea della Corea del Sud

Questa non è una strategia di guerra nucleare, ma una deterrenza convenzionale resa estremamente credibile. È un messaggio chiaro al vicino del Nord: qualsiasi aggressione avrà una risposta certa e inaccettabile. Inoltre, riduce la dipendenza strategica di Seul dall’ombrello nucleare (e dalle decisioni) degli Stati Uniti.

Con la recente rimozione delle restrizioni statunitensi sulla gittata dei missili sudcoreani, Seul ha ora la porta aperta per sviluppare SLBM con raggio ancora maggiore e, in futuro, persino sottomarini a propulsione nucleare. Per ora, il Jang Yeong-sil è la nuova regina degli abissi coreani, un concentrato di tecnologia e deterrenza strategica.

Domande e Risposte

1. Perché le batterie al litio sono così importanti per un sottomarino? Per un sottomarino convenzionale, il silenzio e il tempo di immersione sono tutto. Le tradizionali batterie al piombo-acido si scaricano rapidamente ad alte velocità e richiedono lunghe ricariche. I sistemi AIP (come le celle a combustibile) offrono grande autonomia ma a basse velocità. Le batterie agli ioni di litio combinano il meglio dei due mondi: immagazzinano molta più energia, si ricaricano velocemente e possono fornire potenza elevata per manovre ad alta velocità, il tutto rimanendo in immersione e in silenzio per periodi molto più lunghi.

2. Perché la Corea del Sud usa missili balistici convenzionali e non nucleari? La strategia sudcoreana (KMPR) non si basa sulla mutua distruzione assicurata (MAD), ma sulla “punizione”. L’obiettivo non è iniziare una guerra nucleare, ma garantire una rappresaglia devastante contro la leadership nordcoreana in caso di primo attacco. Un missile balistico convenzionale è molto più veloce di un missile da crociera e quasi impossibile da intercettare, permettendo di colpire un bunker di comando in pochi minuti. È una deterrenza credibile che evita l’escalation nucleare, pur garantendo una risposta certa e fatale per il regime.

3. Questo sottomarino è pensato anche per l’esportazione? Assolutamente sì. Uno degli obiettivi dichiarati del programma KSS-III è aumentare la percentuale di componenti di produzione nazionale. Questo riduce la dipendenza dall’estero e, soprattutto, rende il sottomarino un prodotto “K-Defense” estremamente attraente sul mercato globale. Il sottomarino KSS-III è già stato proposto, ad esempio, per il requisito della nuova flotta sottomarina del Canada. È un prodotto ad alta tecnologia che posiziona la Corea del Sud tra i principali esportatori di sistemi di difesa avanzati.

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