Attualità
La Cina vieta nuove iscrizioni a WeChat. Sotto la stretta del PCC, crolla il settore High-tech cinese
Tencent ha temporaneamente sospeso la registrazione di nuovi account sulla sua app di social media WeChat di punta in Cina, poiché le aziende tecnologiche continuano ad affrontare un maggiore controllo da parte del governo.
In un post sui social media, Tencent ha affermato che stava lavorando per rispettare le leggi e i regolamenti pertinenti e stava quindi aggiornando la sua tecnologia di sicurezza. Tutto questo quindi ha portato alla sospensione nella registrazione dei nuovi account “Weixin”, il nome cinese di WeChat. Appena un mese fa le autorità avevano spinto Tencent a cedere i diritti sull distribuzione musicale
“I servizi di registrazione verranno ripristinati dopo il completamento dell’aggiornamento, previsto all’inizio di agosto”, ha affermato.
Un duro colpo al colosso Tencent, che ha perso il 9% in una giornata. Una delle più impressionanti cadute viste negli ultimi anni,
questo ha portato a fondo tutto il settore tecnologico cinese, le cui azioni sono crollate
Pechino sta facendo quello che né Washington né Bruxelles sembrano essere in grado di fare: mettere la museruola ai propri giganti tecnologici, e lo fa a suon di esclusioni dagli stori e cessazioni forzate dei servizi, come è successo Didi.
La visione di molti sul mercato è che le autorità stiano colpendo quelle mosse o attività che favoriscono una ristretta minoranza a discapito dei molti. Una visione socialista, in modo positivo, ma qualche dubbio che il PCC stia favorendo certe ristrette minoranze a scapito di alte. Sicuramente quello che non vedremo nascere in Cina è un oligopolio di un gruppo di iper-milirdari tecnologici inattaccabili e in grado di condizionare la politica. Qui il PCC continuerà a comandare.
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