Difesa
La Cina verso una Nuova Era Navale: Propulsione Nucleare per le Grandi Navi
Foto satellitari rivelano che la Cina sta costruendo un reattore nucleare adatto ad essere montato su una nave, facewndo di pechino il terzo paese mondiale dotato di portaerei nucleari
Una svolta significativa nella corsa agli armamenti navali è stata recentemente confermata dai ricercatori statunitensi: la Cina sta sviluppando attivamente un sistema di propulsione nucleare per le sue future portaerei. L‘analisi condotta dal prestigioso Middlebury Institute of International Studies in California, basata su immagini satellitari e documenti ufficiali di Pechino esaminati dall’*Associated Press* (AP), ha rivelato l’esistenza di un prototipo di reattore nucleare terrestre progettato specificamente per alimentare grandi navi da guerra di superficie.
Questa tecnologia rappresenta un salto qualitativo fondamentale nelle capacità navali cinesi. Sebbene la costruzione di navi da guerra a propulsione nucleare richieda tempi più lunghi rispetto alle controparti convenzionali, i vantaggi sono sostanziali: le navi possono rimanere in mare per periodi notevolmente più estesi, trasportare un maggior numero di armamenti e supportare sistemi tecnologici più avanzati grazie alla superiore disponibilità energetica.
Un gruppo molto ristretto
Nel panorama globale, attualmente solo gli Stati Uniti e la Francia possiedono portaerei a propulsione nucleare. La flotta americana vanta undici di queste unità, mentre la Francia ne opera una sola, la Charles de Gaulle, con una seconda nave – denominata Porte Avion Nouvelle Génération (PANG) – in fase di sviluppo per il 2038. L’ingresso della Cina in questo esclusivo club cambierebbe significativamente gli equilibri navali mondiali.
La Marina militare cinese PLA ha già conquistato il primato numerico globale, superando gli Stati Uniti con 234 navi da guerra contro 219. Come evidenziato dal Center for Strategic and International Studies (CSIS), la flotta cinese non solo è più numerosa, ma anche più moderna, supportata da cantieri navali altamente efficienti che producono navi a ritmi impressionanti. L’ultima aggiunta, la portaerei Fujian, definita dall’emittente statale CCTV come “la più grande portaerei a propulsione convenzionale del mondo per dislocamento”, è solo l’ultimo esempio di questa crescente capacità navale.
Da flotta costiera a flotta d’Alto Mare
L’acquisizione della tecnologia di propulsione nucleare permetterebbe alla Cina di proiettare la propria potenza marittima ben oltre i confini regionali, sfidando potenzialmente l’egemonia americana in aree strategiche contestate e diventando una vera e propria flotta d’alto mare. Questa evoluzione tecnologica non rappresenta solo un avanzamento militare, ma segna un cambiamento fondamentale negli equilibri geopolitici globali, spingendo gli Stati Uniti a riconsiderare le proprie strategie di modernizzazione navale per mantenere il proprio vantaggio strategico.
Realizzare un reattore nucleare sufficientemente potente da muovere una grande nave da guerra non è un’impresa semplice, come ben sanno i francesi che dovettero accontentarsi di far muovere la Charles de Gaulle a 27 nodi perché il loro reattore non era sufficientemente potente e non c’era spazio installarne due. Il reattore A1B che alimenta la Gerald Ford produce 125 KW elettrici e 260 KW di vapore per la spinta della nave.
La rapidità con cui la Cina sta sviluppando queste capacità avanzate sottolinea l’urgenza con cui Pechino persegue i suoi obiettivi di supremazia navale. Mentre una nuova portaerei è già in costruzione, i dettagli sulla sua propulsione rimangono avvolti nel mistero, alimentando speculazioni sulla possibilità che possa essere la prima unità cinese a beneficiare di questa rivoluzionaria tecnologia nucleare.
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