Cina

La Cina usa l’arma del germanio, ma la Corea del Sud e gli USA preparano la contromossa

La Cina blocca un minerale chiave per la difesa e i prezzi esplodono: la contromossa di USA e Corea del Sud per creare una filiera alternativa e sicura.

Pubblicato

il

Pechino stringe i rubinetti di un minerale strategico e i prezzi volano alle stelle. Sembra la solita cronaca di una guerra commerciale, ma la posta in gioco questa volta è altissima e coinvolge direttamente i settori dei semiconduttori e della difesa. Il protagonista è il germanio, e la mossa della Cina di controllarne le esportazioni ha innescato una reazione a catena che vede protagonisti inaspettati, come la sudcoreana Korea Zinc, e colossi noti come l’americana Lockheed Martin.

La dipendenza occidentale dalle materie prime cinesi non è una novità, ma la “messa a terra” di questa dipendenza è brutale. Secondo la società di analisi britannica FastMarkets, il prezzo del germanio ha subito un’impennata quasi surreale:

  • Inizio 2023: Circa $1.000 al chilogrammo.
  • Metà settembre 2025: Circa $5.000 al chilogrammo.

Un aumento di cinque volte che ha riportato i valori ai massimi dal 2011. Una mossa, quella cinese, che sa tanto di “arma economica”, considerando che Pechino controlla tra il 60% e il 70% della produzione globale di questo metallo raro. Considriamo che, al contrario, i prezzi interni cinesi stanno crollando, come indica anche Tradingeconomics:

Questo è ovvio: se il germanio prodotto non viene esportato, il prezzo sul mercato interno verrà a precipitare.

Cos’è il Germanio e perché è così importante?

Il germanio non è un metallo di cui si sente parlare tutti i giorni, ma le sue applicazioni sono cruciali per la tecnologia moderna e, soprattutto, per quella militare. È un componente essenziale per:

  • Sistemi di visione termica e a infrarossi: Fondamentali per apparati di puntamento, visori notturni e sorveglianza.
  • Substrati per semiconduttori: Utilizzati in chip ad alte prestazioni.
  • Fibre ottiche: Per le telecomunicazioni ad alta velocità.

In poche parole, senza germanio, la produzione di caccia da combattimento moderni, droni e infrastrutture di comunicazione avanzate diventa molto più complicata e costosa.

Lenti al Germanio per sensori a infrarossi

La risposta USA-Corea: nasce la filiera “De-China”

Di fronte a questa instabilità, Washington e i suoi alleati non sono rimasti a guardare. La risposta più concreta è arrivata da un’alleanza strategica tra la Korea Zinc, guidata dal presidente Choi Yoon-beom, e il gigante della difesa Lockheed Martin.

L’accordo è chiaro: Korea Zinc investirà circa 140 miliardi di won (circa 100 milioni di euro) per costruire un nuovo impianto di produzione di germanio presso la sua fonderia di Ulsan Onsan. L’obiettivo è avviare la produzione commerciale nella prima metà del 2028, creando di fatto una filiera alternativa e sicura, svincolata dai capricci politici di Pechino.

Come ha dichiarato lo stesso Choi Yoon-beom, l’accordo conferma “la determinazione del governo statunitense a stabilire una catena di approvvigionamento di minerali chiave al di fuori della Cina, per ragioni di sicurezza nazionale”. Una mossa che rientra in una strategia più ampia dell’amministrazione USA, che sta investendo miliardi, tramite la Development Finance Corporation (DFC) e direttamente tramite il Dipartimento della Difesa, per ridurre la dipendenza da Pechino su terre rare e minerali strategici come cobalto e, appunto, germanio.

Se l’operazione di Korea Zinc avrà successo, non solo rafforzerà la competitività delle industrie sudcoreane, ma posizionerà l’azienda come un attore chiave nel mercato globale dei minerali strategici. Un piccolo ma significativo passo nella riorganizzazione delle catene globali del valore, dove la sicurezza e l’affidabilità stanno rapidamente diventando più importanti del mero costo.

Domande e risposte per il lettore

1. Perché la Cina ha deciso di limitare proprio ora le esportazioni di germanio? La mossa della Cina è largamente interpretata come una ritorsione nel contesto della guerra tecnologica con gli Stati Uniti. Washington ha imposto severe restrizioni sull’export di semiconduttori avanzati e tecnologie correlate verso Pechino. Limitando l’accesso a minerali come il germanio e il gallio, essenziali per la produzione di quei chip, la Cina usa la sua posizione dominante nelle materie prime come leva negoziale e per dimostrare all’Occidente la sua vulnerabilità nelle catene di approvvigionamento. È una classica mossa di “weaponization” delle risorse naturali in un conflitto geopolitico più ampio.

2. L’Europa ha un ruolo in questa partita per i minerali strategici? Assolutamente sì. L’Unione Europea è altrettanto, se non più, dipendente dalla Cina per molte materie prime critiche. Per questo, Bruxelles ha lanciato il “Critical Raw Materials Act”, una strategia che mira a diversificare le fonti di approvvigionamento, aumentare il riciclo interno e incentivare l’estrazione e la raffinazione di minerali strategici sul suolo europeo. L’iniziativa di Korea Zinc e Lockheed Martin è vista con grande interesse anche in Europa, poiché ogni nuova filiera “non-cinese” che si apre rappresenta un’opportunità per ridurre la dipendenza strategica e aumentare la resilienza industriale del continente.

3. La nuova produzione di Korea Zinc basterà a coprire la domanda e far scendere i prezzi? Inizialmente, è improbabile che la sola produzione di Korea Zinc possa sostituire completamente la quota di mercato cinese e far crollare i prezzi. Tuttavia, il suo impatto è più strategico che quantitativo. L’esistenza di una fonte di approvvigionamento affidabile e situata in un paese alleato (la Corea del Sud) offre a Stati Uniti e altri partner una fondamentale alternativa, riducendo il potere di ricatto di Pechino. Questo può stabilizzare il mercato nel lungo periodo, incoraggiare ulteriori investimenti in filiere alternative e, gradualmente, contribuire a un riequilibrio dei prezzi, che non saranno più soggetti unicamente alle decisioni politiche di un singolo attore dominante.

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento

Annulla risposta

Exit mobile version