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La Cina si prepara per un’esplosione dei casi dicovid-19

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Il governo cinese ha informato le autorità locali di prepararsi per un’epidemia su larga scala di COVID-19, secondo documenti interni trapelati ottenuti dal Chinese Epoch Times.

Un documento, intitolato “Avviso di ulteriore rafforzamento della prevenzione dell’epidemia” è stato emesso dal Consiglio di Stato del regime cinese e trasmesso dal governo provinciale del Fujian alle autorità locali il 30 settembre.

L’altro è un “Avviso di prevenzione delle epidemie per la giornata nazionale” emesso dal Consiglio di Stato il 1° ottobre e distribuito dai funzionari provinciali del Fujian alle autorità locali.

I documenti sono entrambi contrassegnati come “Molto urgenti”. Entrambi gli avvisi richiedono una maggiore preparazione per una risposta di emergenza all’epidemia, con il Partito Comunista Cinese (PCC) che propone almeno due risposte standard per le autorità locali.

  • la prima  è quella di costruire siti d’isolamento centralizzati, con le autorità locali tenute entro la fine di ottobre ad allestire centri d’isolamento e stanze di non meno di 20 stanze ogni 10.000 abitanti, quindi preparando un’incidenza del 2%. La scala di ciascun sito d’isolamento deve essere superiore a 100 stanze.

Secondo i dati pubblici, la popolazione della provincia del Fujian nel 2020 era di 41,54 milioni. Al 19 settembre, la provincia ha allestito 35.691 stanze di quarantena in 296 siti centrali.

In base allo standard nell’avviso di prevenzione dell’epidemia, la provincia del Fujian dovrà costruire almeno 83.000 sale di quarantena entro la fine di ottobre, ovvero dovrà costruire circa 47.000 unità in meno di un mese. Un buon modo per utilizzare le aziende di costruzione in crisi in questo momento.

Secondo un esperto, i requisiti per i siti di quarantena COVID-19 rivelano la reale situazione della pandemia in Cina.

Il dottor Sean Lin, un ex ricercatore di virologia presso l’Istituto di ricerca dell’esercito degli Stati Uniti, ha dichiarato a The Epoch Times:

“Ciò riflette la preoccupazione del PCC per l’aumento dell’epidemia. Appare chiaro che la vera epidemia nella Cina continentale sia stata nascosta, altrimenti non avrebbe emesso improvvisamente un avviso nazionale di preparazione all’emergenza”.

“Avviso di ulteriore rafforzamento della prevenzione delle epidemie” , il secondo ordine alle autorità locali, richiede l’istituzione di un sistema di controllo a cinque livelli.

Si afferma:

“I quadri del PCC di città e di strada, il personale di rete della comunità, gli operatori sanitari di base, la polizia e i volontari devono attuare congiuntamente la prevenzione delle epidemie della comunità”, come “implementare rigorosamente la prevenzione e il controllo della comunità” o bloccare le comunità residenziali. Nelle misure però non si parla di test genetici o di altro tipo, per cui appare chiaro che il governo, più che alla sanità delle persone , appaia interessato all’applicazione del controllo sociale e che la situazione non gli sfugga di mano. La vera malattia, per il CCP, sono i disordini, non i virus.

 


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