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La Cina non aspetta: al via la centrale nucleare di Zhaoyuan. Sei reattori e una torre da record
Cina, al via la centrale nucleare di Zhaoyuan: 6 reattori Hualong One e una torre da record per sfidare la crisi energetica.

Mentre in Occidente ci si divide spesso tra mille tavoli tecnici e dibattiti infiniti sulla transizione energetica, la Cina prosegue dritta per la sua strada con il pragmatismo che contraddistingue la sua politica industriale recente. È ufficiale l’avvio dei lavori per la centrale nucleare di Zhaoyuan, situata nella provincia dello Shandong, dopo il formale taglio del nastro a novembre. Un progetto colossale che non solo rafforza la capacità energetica del Dragone, ma introduce soluzioni ingegneristiche di rilievo assoluto.
La centrale, che sorgerà a Zhangxing (Yantai), è destinata a ospitare ben sei reattori ad acqua pressurizzata del modello Hualong One, la tecnologia di punta del nucleare cinese ormai matura e pronta per l’export. Una volta a regime, l’impianto garantirà una produzione stimata di circa 50 TWh all’anno, una quantità di energia enorme, sufficiente a soddisfare la fame di elettricità di una provincia densamente industrializzata.
Una sfida ingegneristica: la torre da 203 metri
Ciò che rende questo impianto particolarmente interessante, anche per i tecnici del settore, è la sua collocazione geografica. La centrale non si trova direttamente sulla costa, ma alcuni chilometri nell’entroterra, a sud-est della baia di Laizhou. Questa posizione ha imposto una scelta tecnica obbligata, ma spettacolare: l’utilizzo di una torre di raffreddamento alta 203 metri.
Si tratterà del primo impianto a utilizzare una struttura di queste dimensioni, necessaria per garantire l’efficienza termica dei reattori in assenza di uno scambio diretto immediato con le acque oceaniche in quantità massicce come avviene per gli impianti costieri tradizionali.
I numeri dell’investimento
Come da tradizione per i grandi progetti infrastrutturali cinesi, le cifre sono da capogiro e riflettono un approccio decisamente keynesiano alla spesa pubblica e agli investimenti strategici:
Costo totale stimato: 120 miliardi di CNY (circa 16,9 miliardi di dollari).
Operatore: Shandong Zhaoyuan Nuclear Power Company, sussidiaria della statale China General Nuclear (CGN).
Tempi di costruzione: Stimati tra i 50 e i 60 mesi.
Ecco una sintesi tecnica del progetto:
| Caratteristica | Dettaglio |
| Località | Zhangxing, Zhaoyuan, Shandong (Cina) |
| Reattori | 6 unità Hualong One (PWR) |
| Produzione annua | ~50 TWh |
| Innovazione | Torre di raffreddamento da 203 metri (entroterra) |
| Inizio lavori (cemento) | Novembre 2025 |
Hualong One è un reattore ad acqua pressurizzata , derivato da un disegno francese condiviso con la Cina, che ormai è il progetto di punta per i grandi reattori di Pechino. Potenza superiore a 1 GW , vede 6 reattori già operativi e una trentina in costruzione, a dimostrare l’enorme potenza nucleare della Cina.
Cronoprogramma rispettato
La tabella di marcia è stata serrata. Dopo l’approvazione del Consiglio di Stato nell’agosto 2024, che ha dato il via libera a un pacchetto di 11 reattori inclusi i primi due di Zhaoyuan, si è passati rapidamente ai fatti. Nel novembre 2025 è stato gettato il “primo calcestruzzo nucleare” per l’unità Zhaoyuan 1, segnando l’inizio formale della costruzione. Ora invece è partita la vera e propria, pratica costruzione.
In un mondo dove l’energia è la vera moneta di scambio per la competitività industriale, Pechino dimostra ancora una volta che la pianificazione a lungo termine, unita a una capacità di spesa mirata, rimane il motore della crescita economica reale.
Domande e risposte
Perché la centrale necessita di una torre di raffreddamento così alta?
La centrale di Zhaoyuan si trova nell’entroterra, a diversi chilometri dalla costa. A differenza degli impianti costieri che utilizzano enormi quantità di acqua di mare per il raffreddamento diretto a ciclo aperto, questo impianto deve ottimizzare lo scambio termico con l’atmosfera. Una torre di 203 metri permette di creare un tiraggio naturale dell’aria estremamente potente, massimizzando l’efficienza del raffreddamento attraverso l’evaporazione, compensando così la mancanza di accesso immediato all’oceano per il ciclo termico primario. È una soluzione ingegneristica necessaria per delocalizzare il nucleare lontano dalla linea di costa.
Che cos’è la tecnologia Hualong One citata nel testo?
Lo Hualong One (HPR1000) è un reattore nucleare ad acqua pressurizzata (PWR) di terza generazione avanzata, sviluppato interamente in Cina. Rappresenta il culmine di decenni di esperienza cinese, unendo caratteristiche di sicurezza attiva e passiva. È stato progettato per competere sul mercato globale con i reattori europei (EPR) e americani (AP1000). Il fatto che la Cina stia installando sei di questi reattori in un solo sito dimostra la totale fiducia di Pechino nella propria tecnologia domestica e la volontà di standardizzare la flotta nucleare per ridurre costi e tempi di manutenzione.
Qual è l’impatto economico di un investimento da 17 miliardi di dollari in 5 anni?
Un investimento di tale portata, concentrato in un arco temporale di 50-60 mesi, agisce come un potente moltiplicatore economico locale e nazionale. Oltre alla creazione immediata di migliaia di posti di lavoro nel settore edile e metalmeccanico, si stimola l’intera filiera tecnologica nucleare. Dal punto di vista macroeconomico, garantisce alla provincia dello Shandong energia stabile e a prezzo prevedibile per i prossimi 60 anni, proteggendo l’industria locale dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili. È un classico esempio di spesa infrastrutturale che genera asset reali e produttività futura.







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