Seguici su

Attualità

La Cina manda al massimo la produzione di energia dal carbon fossile. Ecco i risultati della politica di Greta

Pubblicato

il

 

La Cina tenta di far funzionare a pieno regime le sue centrali elettriche a carbone nel tentativo di garantire la sicurezza energetica, nonostante gli obiettivi climatici che si è dato quello che attualmente è il più grande inquinatore del mondo.

Il governo cinese sosterrà i settori industriali con “difficoltà particolari”, ha riferito questa settimana l’agenzia di stampa statale Xinhua, osservando che “la sicurezza alimentare ed energetica deve essere salvaguardata”.

Le autorità cinesi aumenteranno la fornitura di carbone e le centrali elettriche a combustibile fossile saranno supportate nel funzionamento a pieno regime e nella generazione di più elettricità al fine di soddisfare il fabbisogno di elettricità per la produzione e il consumo residenziale, ha riferito l’agenzia Xinhua, citando una decisione presa al Consiglio di Stato Riunione esecutiva presieduta dal Premier Li Keqiang all’inizio di questa settimana.

“Stiamo introducendo per la prima volta quest’anno le politiche di aiuto d’emergenza per i settori industriali e dei servizi in particolare difficoltà, come parte dello sforzo di anticipare le politiche appropriate”, ha affermato Li.

Commentando la decisione di supportare le centrali a carbone per funzionare a pieno regime, Li Shuo, un attivista di Greenpeace China, ha dichiarato all’AFP:

“Stiamo tornando al modello di sostenere l’economia a tutti i costi”. “La Cina sta perdendo tempo per un’azione cruciale per il clima”, ha aggiunto l’attivista.

La Cina, il più grande consumatore di carbone del mondo e il più grande produttore di gas serra, ha dichiarato di voler raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2060, ma la crisi energetica dello scorso autunno e i prezzi mondiali record del carbone in mezzo a una carenza energetica generale hanno reso la sicurezza energetica una priorità assoluta per Paese.

Alcuni mesi fa, la Cina ha ordinato un aumento della produzione di carbone, che ha raggiunto livelli record sia per dicembre 2021 che per tutto il 2021. La Cina stava cercando di garantire l’approvvigionamento energetico per l’inverno, raffreddare gli alti prezzi del carbone ed evitare un ripetizione della crisi energetica dell’autunno 2021. La crisi energetica, che ha provocato blackout a settembre e ottobre, ha rallentato la crescita dell’economia cinese nel terzo trimestre del 2021.

Quindi gli sforzi tentati dagli europei per ridurre le emissioni di gas serra stanno da un lato dando risultati nulli, anzi controproducenti, a livello globale, dall’altro danno un vantaggio strategico notevole all’industria cinese. La strategia europea è completamente sbagliata, ma, nonostante questo, non sarà cambiata.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito