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Energia

La Cina ha aumentato la produzione di carbone a settembre, con buona pace del “Cambiamento Climatico”

La CIna ha aumentato la produzione di carbone a settembre. Una necessità per far fronte alla domanda energetica sempre elevata e anche alla domanda dell’industria chimica.

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La produzione di carbone in Cina è aumentata del 4,4% il mese scorso, per un totale di 414,46 milioni di tonnellate, secondo i dati del governo.

Anche il tasso di produzione è aumentato sul mese: il totale di agosto si è attestato a 396,55 milioni di tonnellate.
L’aumento ha fatto seguito alla fine delle ispezioni di sicurezza nelle regioni produttrici di carbone e al ritorno della capacità di produzione di carbone-chimico al normale funzionamento dopo la manutenzione, ha riferito Reuters.

“Dopo la fine della manutenzione di alcune capacità di produzione di metanolo, urea, PVC e altri prodotti chimici a base di carbone, il tasso di utilizzo della capacità è gradualmente aumentato”, hanno dichiarato alla Reuters gli analisti di Galaxy Futures, una società di servizi finanziari con sede in Cina.

La produzione di carbone nei primi nove mesi dell’anno, tuttavia, è aumentata solo marginalmente, dello 0,6%, per un totale di 3,48 miliardi di tonnellate. La produzione è stata senza dubbio influenzata dai controlli di sicurezza che hanno portato a una sostanziale riduzione degli incidenti e dei decessi nelle miniere di carbone.

Carone Shabyrkul

La domanda di carbone proviene soprattutto dal settore della produzione di energia, dove il carbone continua a farla da padrone, e dall’industria pesante. La produzione di energia elettrica da carbone in Cina è aumentata dell’8,9% a settembre su base annua, raggiungendo i 545,1 miliardi di kWh, secondo l’agenzia statistica statale.

Anche le importazioni di carbone in Cina sono aumentate a settembre, per un totale di 47,59 milioni di tonnellate di carbone, con un aumento del 13% rispetto a settembre 2023. L’aumento delle importazioni è stato in gran parte determinato da un arbitraggio favorevole tra l’offerta estera e quella nazionale.

Il benchmark asiatico dei prezzi del carbone, a Newcastle in Australia, è stato in calo per la maggior parte del mese scorso. Il livello più basso di settembre, pari a 136,46 dollari per tonnellata metrica il 23 settembre, è stato un calo del 7% rispetto al massimo di agosto di 147,13 dollari per tonnellata, secondo le stime di Reuters.

Il carbone rappresenta circa il 60% della produzione cinese di energia, nonostante un’impennata dell’energia idroelettrica all’inizio dell’anno dopo abbondanti precipitazioni, che ha ridotto la quota del carbone nel mix energetico del Paese. Il gas naturale, invece, rappresenta meno del 10% della produzione, mentre quello che rimane sono rinnovabili e nucleare. 


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