Seguici su

Economia

La Cina chiede al Pakistan di reagire dopo che due cinesi sono morti in un attacco terroristico

Pubblicato

il

Ieri, nei pressi dell’aeroporto di Karachi in Pakistan, terroristi hanno attaccato un convoglio che stava giungendo dalla centrale elettrica di Port Quasim, facendoi dieci vittime, fra i qualie due tecnici cinesi che sono morti e un terzo che è rimasto gravemente ferito. 

L’ambasciata di Pechino  ha chiesto a Islamabad di “condurre un’indagine approfondita sull’attacco e di punire severamente i responsabili”, sottolineando inoltre la necessità di “adottare misure pratiche ed efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini, delle istituzioni e dei progetti cinesi in Pakistan”.

“L’ambasciata e i consolati generali cinesi in Pakistan condannano fermamente questo atto di terrorismo, esprimono profondo cordoglio per le vittime di entrambi i Paesi e porgono sincere condoglianze ai feriti e alle loro famiglie”, si legge nel comunicato, aggiungendo che la parte cinese ha collaborato con le autorità pakistane nelle fasi successive.

In una dichiarazione inviata via e-mail ai giornalisti, il gruppo militante separatista Baloch Liberation Army (BLA) ha affermato di aver compiuto l’attacco utilizzando un ordigno esplosivo improvvisato a bordo di un veicolo che ha preso di mira “un convoglio di alto livello di ingegneri e investitori cinesi”. Si tratta dell’organizzazione indipendentista che vuola la liberazione della zona sud del Paese, il Beluchistan, dove forti sono gli investimenti e la penetrazione cinese.

Il governo regionale della provincia meridionale del Sindh ha dichiarato sul sito di social media X, precedentemente noto come Twitter, che un’autocisterna è esplosa sull’autostrada dell’aeroporto. L’emittente pakistana Geo News ha dichiarato che almeno 10 persone sono rimaste ferite nell’esplosione.

L’azienda che impiega i lavoratori attaccati è coinvolta nel Pakistan Port Qasim Power Project, un progetto di punta nell’ambito della multimiliardaria Belt and Road Initiative di Pechino, a circa 37 km (20 miglia) a sud-est di Karachi.

L’ultimo di una serie di attacchi contro gli interessi cinesi

L’attacco segue incidenti simili avvenuti quest’anno nel Corridoio economico Cina-Pakistan, in cui sono stati presi di mira cittadini cinesi e progetti affiliati alla Cina nel Paese dell’Asia meridionale.

A marzo, un attentatore suicida si è lanciato con un veicolo contro un convoglio di ingegneri cinesi che lavoravano a una diga nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, nel nord-ovest del Pakistan, uccidendo cinque cinesi. I militari pakistani hanno affermato che l’assalto era stato pianificato nel vicino Afghanistan.

In precedenza erano stati attaccati una base aerea navale e un porto strategico nella provincia sudoccidentale del Balochistan, dove la Cina ha investito miliardi in progetti infrastrutturali.
Il BLA chiede l’indipendenza del Balochistan, la provincia confinante con l’Afghanistan e l’Iran. Ad agosto ha lanciato attacchi coordinati in quella provincia, uccidendo più di 70 persone.

Il gruppo prende di mira specificamente gli interessi cinesi, in particolare nel porto strategico di Gwadar sul Mar Arabico, accusando Pechino di aiutare Islamabad a sfruttare la provincia. In passato ha ucciso cittadini cinesi che lavoravano nella regione e ha attaccato il consolato di Pechino a Karachi.

Il ritiro degli UA dall’Afghanistan ha fatto aumentare gli attacchi contro gli interessi cinesi, anche perché ora questi movimenti possono trovare un rifugio in Afghanistan, nonostante il governo talebano sia amico della CIna.

Questi attacchi agli interessi cinesi provocano un’instabilità che irrita Pechino e mette in forse gli importantissimi investimenti che questa sta effettuando nel pachistan, con la finalità di costruire una  nuova via di esportazione dei propri prodotti che eviti i mari orientali. Una situazione che rallenta l’arrivo anche di risorse importanti in Pakistan,m ma quest’opera è vista con poca simpatia sia dalle popolazioni locali, sia da importantissimi player internazionali a cui questi rallentamenti fanno comodo.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento