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LA CAMPAGNA SUL NUOVO REFERENDUM BREXIT VOLUTA DA SOROS PARTIRA’ NEI PROSSIMI GIORNI

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Cari amici,

secondo quanto affermato dallo stesso miliardario di origini ungheresi in un recente convegno a Parigi, nei prossimi giorni dovrebbe essere annunciato l’inizio di una campagna politica per l’effettuazione di un secondo referendum sulla Brexit.

A farsi carico di questa battaglia politica sarà il gruppo “Best for Britain”, che il magnate americano ha finanziato con 700 mila sterline (circa 800 mila euro). Del resto il magnate, ha affermato, secondo il Billionaire:

“Un altro referendum sarebbe un bene per la Gran Bretagna, ma anche renderebbe all’Europa un grande servizio perchè spezzando il Brexit non si creerebbe un buco difficile da riempire nel budget europeo”.

Quindi una mera questione di soldi e non di facile soluzione, perchè perfino Soros si rende conto che una vittoria di misura non servirebbe, in questo caso:

” Però il pubblico britannico dovrebbe esprimere il suo supporto con un margine convincente, pr essere preso in modo serio dall’Europa. Questo è l’obiettivo elettorale  di Best for Britain, che pubblicherà il suo Manifesto nei prossimi giorni”

La cosa non è passata inosservata da parte di Nigel Farage, il martello dei Brexiter, che gli ha dedicato una bella fetta della sua trasmissione radiofonica:

Nigel si aspetta che Blair avrà un grosso ruolo nella campagna politica, ma che comunque il parlamento non permetterà un secondo referendum. Comunque Farage è scandalizzato dal fatto che un cittadino straniero voglia influenzare la politica di un paese straniero.

Il magnate si muove anche negli USA, ad esempio finanziando direttamente le campagne elettorali di 21 procuratori generali. Negli USA l’accusa è elettiva e quindi è ovvio che Soros, non potendo guidare la legge , vuole guidare il modo in cui questa viene applicata.

Bisognerebbe chiedersi quanto una persona abbia il diritto di influenzare la politica e la giustizia di un paese.

 

 

 

 


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