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La battaglia per la sovranità popolare: i nemici

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Noi di Scenari Economici affrontiamo sul nostro blog temi diversi, temi che a un lettore occasionale potrebbero sembrare eterogenei. Euro e finanza, sovranità e Costituzione, UE e rappresentatività, democrazia e partiti.

Ma questi temi sono legati da un’unica grande questione: la sovranità nazionale (del popolo) e gli attacchi cui è sottoposta da parte di ambienti ben identificabili. Temi ben sviluppati da Marco Mori, Giuseppe Palma, Luigi Pecchioli ed altri validi autori di SE.

Lo diciamo subito a scanso di malintesi: parliamo di ‘ambienti’ perché non crediamo all’esistenza di un “complotto” organizzato, nel senso classico del temine. Ci pare evidente però che esiste un attacco sistematico e metodico alla sovranità popolare, alle nazioni europee e alle costituzioni postbelliche dateci dai nostri padri, attacco portato in nome di una visione della società molto diversa da quella dei nostri Padri Costituenti.

Un attacco sistematico che vede esecutori, mandanti, armi del delitto e vittime. Partiamo dai mandanti. Mandanti i cui rappresentanti talvolta escono allo scoperto. Un servizio della BBC del 21/06/2012 (segnalato da Giovanni Zibordi) ci permette di ammirarli tutti, in plastica posa, come in una fotografia di cronaca nera.

Articolo SE

 

Nel pezzo della BBC il rappresentante speciale alle migrazioni ONU, Peter Sutherland, affermava che l’UE “deve fare del suo meglio per minare l’omogeneità dei suoi stati membri” per la “creazione di stati multiculturali”, ovviamente per il nostro bene, la crescita e la prosperità etc etc.

Capito? La UE deve far saltare “l’omogeneità” degli Stati! Il Merriam-Webster definisce omogeneità come “similitudine culturale, sociale biologica o di altro tipo all’interno di un gruppo”.

Quindi un’entità sovranazionale come l’Unione Europea, governata da organi non eletti (ricordiamo che il Parlamento Europeo, unico organo UE elettivo, non ha poteri, nemmeno quello legislativo come ben spiegato da Luigi Pecchioli) deve interferire in questioni che riguardano esclusivamente la sovranità dei suoi stati membri, come l’omogeneità culturale, religiosa, etnica della sua popolazione, e questo ovviamente senza alcun mandato. Anzi, contro la volontà stessa dei suoi cittadini, come riconosce Sutherland.

La BBC ci informava che Peter Sutherland è:

  • Rappresentante Speciale ONU del Segretario-Generale (SRSG) per le Migrazioni Internazionali
  • non-executive chairman di Goldman Sachs International
  • ex chairman di British Petroleum
  • chairman della London School of Economics
  • membro del Bilderberg Group
  • ex procuratore generale irlandese
  • capo del  Global Forum on Migration and Development (un gruppo intergovernativo informale basato a Bruxelles, i cui finanziatori non sono resi pubblici)

I mandanti dell’attacco alla sovranità popolare mi sembrano ben rappresentati. Ça va sans dire, insieme alla sovranità si attaccano sia diritti dei lavoratori e il welfare, visti come ostacoli allo “sviluppo” (leggi profitto), che le culture nazionali, ostacolo al rimpinguamento demografico della Vecchia Europa frutto di guerre in Africa e Medioriente, saccheggio delle risorse locali, impoverimento e migrazione di massa.

Gli esecutori sono altrettanto evidenti.

Governi nazionali non scelti dal popolo, oppure eletti ma successivamente cooptati dalle oligarchie, senza alcun mandato popolare ma con mandato molto chiaro di chi li nomina (Jobs Act, attacco alla democrazia rappresentativa con riforma Senato e legge elettorale, approvazione rapida del TTIP).

Partiti conservatori ed ex-socialdemocratici convertiti alla causa del profitto, della finanza e della supply-side economy. Convinti per calcolo o ignoranza che il futuro sarà migliore solo flessibilizzando, liberalizzando e privatizzando a manetta, passando sui corpi di milioni di persone lasciate ai margini della società.

Le armi comprendono una propaganda incessante e martellante, condotta con ingenti mezzi finanziari gentilmente forniti attraverso le nostre tasse. Trattati firmati senza alcun referendum, dai trattati europei ai prossimi TTIP/TISA. Vincoli esterni come l’euro introdotti dall’alto per cambiare la nostra economia, le nostre imprese e i nostri impieghi, senza ovviamente mai dichiararlo apertamente (né chiedere il parere dei diretti interessati). Immigrazione di vittime indifese, carne da macello della globalizzazione, imposta alle popolazioni locali e propagandata coi mezzi più rivoltanti: gattini, bambini che gattonano, inciampano, affogano. Imposta come risposta a un bisogno di lavoratori che non esiste, se pensiamo ai 24 milioni di disoccupati UE.

Le vittime siamo noi, popoli europei. Incapaci finora di difendere il grande patrimonio lasciatoci dai nostri padri: la sovranità popolare inscritta nella nostra Costituzione. Costituzione scritta da 356 Padri Costituenti: Calamandrei, Einaudi, De Gasperi, Pertini, Amendola, La Malfa, Togliatti, Croce Bobbio e Dossetti, giganti del pensiero e della democrazia. E oggi distrutta da miserabili nanetti intellettuali, sciocchi esecutori di volontà altrui. Una Costituzione definita così bene dalle parole di Piero Calamandrei:

“Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta.”

Capirete forse meglio ora l’impegno costante di Scenari Economici – la battaglia – per la difesa della sovranità nazionale e popolare, per evitare la sua completa distruzione a favore di entità non-elette, non controllabili dal popolo e quindi controllate da altri: da chi detiene il potere economico e dai suoi rappresentanti e servi sciocchi.

Democrazia contro plutocrazia. Nihil sub sole novi.

 

 


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