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La Bank of Japan taglia l’acquisto di titoli di stato

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La Bank of Japan di Kuroda ha tagliato sull’acquisto di titoli di stato per la prima volta a partire dal dicembre 2018. Ora il livello degli acquisti è arrivato al livello del 2013 e molto al di sotto del livello massimo del 2015.

Il problema per la BoJ però è legato al fatto he, nonostante la continua riduzione degli acquisti dal picco del 2015 gli interessi sui titoli giapponesi non sono aumentati

 

La situazione è tale per cui i tassi di interesse invece che crescere sono calati, nonostante i minori acquisti, a causa delle attese di rallentamento economico e della funzione di moneta di riserva dello Yen. Questo ha convinto la BoJ a ridurre gli acquisti di 30 mld di Yen, da 480 a 450 mld di yuan.

La BoJ vuole dimostrare di essere sensibile al tema del tasso di interesse e non vuole spingere troppo a fondo il pedale degli acquisti. Del resto i tassi sono già negativi al – 0.25% e non si vuole andare oltre, per non danneggiare le banche. Sono i vantaggi di avere una banca centrale concentrata su un singolo stato, non con una visione dispersiva come la BCE. Comunque anche lo sfondo politico si nuove in Giappone, paese molto statico, con una coalizione di centro sinistra in formazione per contrastare il premier di centrodestra Ane alle prossime elezioni soprattutto sugli aumenti dell’IVA, che addirittura si vorrebbe riportare al 5%.


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