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La Bank of Canada taglia i tassi d’interesse per la terza volta consecutiva. Si inizia a sentire la crisi

Il canada ribassa per la terza volta consecutiva i tassi d’interesse. La Bank of Canada vede l’inflazione in forte calo e la crescita che rallenta, per cui continua a tagliare i tassi. Come dovrebbe fare la BCE

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La Banca del Canada ha tagliato per la terza volta consecutiva il tasso di interesse sui prestiti overnight di 25 pb, cioè lo 0,25%,,  come previsto da tutti gli economisti, citando il continuo allentamento delle pressioni inflazionistiche e non citando, ma chiaramente prevedendo, un rallentamento economico.  Tra l’altro il Governatore ha dichiarato che questo non sarà l’ultimo evento di taglio dei tassi. Ecco il relativo grafico:

 

Un riepilogo delle ultime due dichiarazioni mostra le motivazioni della banca per i continui tagli dei tassi:

Commentando la decisione, il governatore della BOC Tiff Macklem ha ribadito che “è ragionevole aspettarsi ulteriori tagli” e che i responsabili politici continuano a valutare la tensione tra la debolezza economica, che sta esercitando una pressione al ribasso sull’inflazione, e gli alti costi per gli alloggi e alcuni servizi, che la mantengono elevata.

Tuttavia, rendendosi conto che è solo una questione di tempo prima che la BOC faccia il suo stesso Burds Fed, Macklem afferma che l’inflazione potrebbe salire più avanti nel corso dell’anno, man mano che gli effetti dell’anno base si esauriscono, e c’è il rischio che le forze al rialzo sull’inflazione possano essere più forti del previsto, a quel punto la banca centrale sarebbe ovviamente costretta ad abbandonare la sua campagna di allentamento, ad aumentare i tassi e a perdere ogni credibilità.

“La debolezza generale dell’economia continua a far scendere l’inflazione. Ma le pressioni sui prezzi degli alloggi e di alcuni altri servizi stanno tenendola alta “, ha avvertito il governatore, aggiungendo che “gli indicatori recenti suggeriscono che c’è un certo rischio al ribasso per questa ripresa”.

Quindi ci sono due spinte alternative, ma la Bank of Canada ha dato la prevalenza a quella sull’economia reale.

Nel frattempo l’inflazione è al di sotto del 2,5% e non si vedono segni di aumento

E l’inflazione core, che segue la dinamica salariale in modo più stretto, è addirittura all’1,8%

Quando si deciderà la BCE a seguirne il cammino, considerando che la situazione europea è perfino peggiore di quella canadese?


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