Analisi e studi
La Banca Centrale russa forse rivedrà i tassi di interesse, ma solo a partire da settembre
La Banca Centrale russsa, alla fine, non si comporterà in modo molto diverso dalla Federal Reserve e abbasserà i tassi a partire da settembre, con un’economia tutto sommato stabile
La Banca Centrale russa si è riunita per decidere sulla propria politica monetaria e , come sempre , sono stati pubblicati i verbali, da cui è possibile, e interessante, comprendere la politica monetaria ed economica russa. Prima di tutto l’Inflazione è prevista al ribasso al 4%.
La crescita è prevista fra il 1% e 2% nel 2024 e lo stesso per il 2025. Per il commercio internazionale ci si attende una stabilizzazione dell’export e un leggero cali dell’import. Bisogna vedere se una fuga di capitali non causerà una svalutazione inattesa del rublo, a casua degli “Errori” della Bilancia dei Pagamenti (leggasi soldi usciti senza controllo).
- Sono state prese in considerazione due decisioni: lasciare il 16% e aumentare al 17% – passo di 100 bp, ma l’aumento rifletterebbe piuttosto i rischi potenziali, la porta per un aumento rimane socchiusa (anche se non sembra buona), è importante esaminare: le aspettative di inflazione, l’attività dei consumatori, le dinamiche del credito e il commercio estero (tasso di cambio).
- “Periodo prolungato”: I tassi di interesse sono considerati un importante segnale politico, ma la Banca Centrale russa valuta la politica monetaria sempre dal punto di vista dei tassi di interesse reali, quindi un rapido calo dell’inflazione (e delle aspettative di inflazione) giustificherebbe un taglio dei tassi prima di sei mesi da oggi. la politica degli interessi della BC dipenderà daall’inflazione;
- La “maggior parte” dei partecipanti al consiglio della banca centrale si aspetta che i tagli dei tassi inizino nella seconda metà del 2024 (luglio-settembre), con un legero ritardo rispetto alle aspettative americane, ma “alcuni” partecipanti non hanno escluso un taglio “un po’ prima”, magari a giugno esattamente come le aspettative della Fed. Le Banche centrali, anche su lati diversi del fronte, agiscono allo stesso modo;
- Il taglio dei tassi dovrebbe essere graduale, vale a dire che la Banca di Russia è più propensa a tagliare i tassi molto più lentamente di quanto li abbia alzati, piuttosto che con movimenti bruschi.
Quindi i tassi sono attualmente stabili al 16%
Quindi, per tirare le fila, le previsioni attuali sono le presenti: a parità di altre condizioni, è più probabile che la Banca di Russia tagli i tassi a luglio-settembre. Se ci saranno seri segnali di rallentamento dell’inflazione/aspettative/credito/domanda nel secondo trimestre, cosa improbabile – potrebbe iniziare un po’ prima, se l’inflazione rimane alta – la riduzione si sposterà piuttosto in autunno, ma si muoverà lentamente (non di 100-200 bps, ma di ~25…50 bps). Più o meno come ci si attenda facciano altri apesi, come il Brasile, ad esempio.
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