Esteri
Justice Scalia, decano della Corte Suprema USA morto la scorsa settimana è stato trovato con un cuscino sopra la sua testa ma nessuna autopsia è stata richiesta: Complotto o Complottismo?
Secondo Zerohedge.com il giudice più conservatore della Corte Suprema è stato trovato morto con il cuscino sopra la sua testa ed il pigiama praticamente non spiegazzato, senza che sorgesse il dubbio di una possibile morte “non naturale”. Sulla rete i commenti si sprecano in riguardo su una morte che appare tanto “strana” quanto provvidenziale, addirittura benevola per il presidente Obama che solo due giorni prima aveva visto negata la sua legge sul cambio climatico (5-4, il voto di Scalia fu decisivo). Scalia era anche contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso oltre ad essere un fiero difensore del secondo emendamento che permette a tutti gli statunitensi di detenere armi. Ossia, aveva vinto tutte le battaglie votate al conservatorismo più originale e dunque era in perfetta rotta di collisione con i trend Obamiani degli ultimi 8 anni.
Io stimo gli USA, da sempre. Alcuni mi criticano per questo, forse non sanno – anzi non possono sapere – cosa mi disse mio nonno che la guerra l’aveva vista dal vivo, ossia non ho dubbi sulla mia scelta tra gli americani e gli altri, per vostra informazione i tedeschi stanno in fondo alla mia lista. Detto questo sono conscio che le presidenze ideologiche come quelle di Obama possono essere molto pericolose, quasi reazionarie: pochi ricordano che anche lo stesso F.D. Roosevelt si scontrò – e perse – contro la Corte Suprema nel tentativo (nel 1937, all’apice della crisi economica figlia di una grande depressione ancora irrisolta, le similitudini con oggi si sprecano) di imporre un maggior numero di giudici supremi a seguito del suo fallito tentatvo di far passare una legge ad altissimo impatto socio-economico, il New Deal (nella fattispecie, il NRA – National Recovery Administration e il AAA – Agricoltural Adjustment Act), in gran parte negato dalla Corte Suprema stessa in quanto anticostituzionale: vorrei sperare che dopo le recenti sonore bastonate date dalle recenti sentenze di stampo conservatore sulle leggi promulgate dalla corrente presidenza qualcuno a Washington e dintorni non abbia preferito la strada veloce per far accettare svolte epocali. Si ricordi che la Corte deve trovare il giusto equilibrio tra conservatorismo e progressismo, soprattutto se è la Corte Suprema del paese che governa il mondo. Resta il fatto che Justice Scalia se ne è andato e la rete pullula di teorie complottiste, evidentemente ben organizzate e fondate su elementi fattuali che qualche dubbio fanno purtroppo sorgere….
Oggi il presidente Obama potrebbe nominare il terzo giudice della Corte Suprema del suo mandato, quasi un record, non un record assoluto ma un privilegio enorme vista la durata della vita attuale (i giudici supremi sono nominati a vita).
La cosa che più mi inquieta è che, è vero, Scalia si stava battendo contro le evoluzioni a volte forzate che l’occidente pretende di imporre ora, nei nostri tempi: quella sulla parità forzata dei sessi (Roe v. Wade) fino a disconoscere addirittura la naturalità del rapporto uomo-donna nella procreazione, quella sul cambio climatico, quella sull’autodeterminazione nel detenere armi (Columbia v. Heller)… Insomma, non vorrei che dietro la scomparsa di Scalia, certamente casuale, possa esserci un insieme di contingenze – chiamatele anche interessi – che altrettanto casualmente stano cercando di forzare la mano verso un nuovo ordine mondiale non solo a livello geoeconomico ma anche e soprattutto a livello sociale e socio-economico (la differenza è rilevante), con il tentativo di forgiare una società nuova con obiettivi e modi di esistere diversi dal passato. Fin qui tutto bene, il progressismo non è necessariamente un male, anzi è costruttivo se ben gestito. Il problema è che quando si va contro la natura non va mai bene e ad esempio il cambio climatico non è stato chiarito se dipenda dall’inquinamento o meno, se è un problema reale o meno soprattutto alla luce del fatto che 1 miliardo di cinesi che consumano come europei non sono comunque gestibili. Non commento il matrimonio e la procreazione tra persone dello stesso sesso, inutile per la specie umana se non a disintegrarla a termine. Per quanto riguarda le armi, beh, ognuno ha la sua opinione ma ritengo che detenere armi non è necessariamente un diritto da negare ma solo da regolare, vedasi la Svizzera dove nessuno o quasi si sogna di sparare per strada. In ogni caso il problema secondo lo scrivente rimane la velocità dei cambiamenti, tutti assieme, cambiamenti che la presidenza di Obama ha purtroppo vaticinato accumulandoli: va ricordato che troppe modifiche contemporaneamente portano al caos, almeno questa è la lezione della storia.
In tutto questo enorme pandemonio – a cui si aggiunge la strana morte dello stimatissimo Justice Scalia – non posso non stigmatizzare in generale la pericolosità di presidenze ideologiche soprattutto falso libertarie, chiamiamole liberal-fasciste ricordando come il fascismo storicamente evolve sempre da una sinistra che si improvvisa liberista, a maggior ragione se costretta da gravi contingenze quali una grave deficienza/crisi economica strutturale del sistema, guerre o altro. Fu il caso di Hitler, di Mussolini, di Franco, dello stesso Roosevelt che sfidò la Corte Suprema (perdendo, come Obama, ma erano altri tempi e c’era già il nemico vero da combattere all’orizzonte, ironia della sorte lo stesso nemico che era stato supportato per un decennio dallo stesso presidente che poi gli dichiarò guerra).
Speriamo che la storia non aggiunga alla lista involiutiva di cui sopra anche l’esempio degli USA di questi giorni ed anni. Credetemi, lo spero davvero.
Mitt Dolcino
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