Attualità
JEFFREY EPSTEIN: AGENTE DEL MOSSAD PER RICATTARE L’AMERICA
Ari Ben-Menashe, una ex spia isrealiana e sospetta figura dietro a Robert Maxwell, il magnate inglese della stampa, ha detto agli autori del libro “Epstein, i morti non dicono nulla” “Epstein: Dead Men Tell No Tales” che Epstein conduceva una complessa operazione di intelligence per conto del Mossad.
Nel libro viene spiegato come ad introdurre il defunto milionario nei circoli dell’intelligence israeliana fu il proprio Robert Maxell quando pensò che Epstein volesse sposare sua figlia Ghislaine, che poi entrò, anche lei, nel circolo delle dubbie amicizie di Epstein e che è stata sospettata di aver facilitato gli incontri con ragazze minorenni.
Ben Menashe ha definito Epstein:
“Mr. Epstein was the simple idiot who was going around providing girls to all kinds of politicians in the United States,”
“Il signor Epstein era semplicemente un idiota che che andava in giro fornendo ragazze ai politici degli USA”
L’attività di per se sarebbe deplorabile, ma diventa fonte di reato e di ricatto quando le ragazze hanno 14 anni, e questo forniva uno strumento di ricatto colossale nei confronti dei politici. Alla fine Epstein parrebbe essere stato un vero e proprio strumento di pressione dei servizi segreti nei confronti del mondo politico USA., Questo, magari in futuro, potrebbe anche gettare una luce diversa sulla scomparsa del controverso milionario.
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