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Jack Dorsey nega lo shadowbanning di Twitter…. dicendo che non lo farà più. 600 mila account silenziati

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Jack Dorsey  il CEO di Twitter è stato sentito alla Camera dei rappresentanti USA per il fenomeno, ormai evidentissimo, dello “Shadowbanning”. Con questa parola si intende non il ban di un profilo che sarebbe visibile da chi lo subisce, ma una sorta di censura più sporca nella quale ai tweet viene semplicemente impedito di raggiungere gli altri utenti. I profili shadowbannati sono 600 mila, per lo più di utenti con idee politiche conservatrici e filo – trumpiane.

Jack Dorsey ha negato che esista, ma … ha detto che c’è e che non è stato corretto. Praticamente NON esiste lo Shadowbanning, MA c’erano degli algoritmi CHE bloccavano gli utenti. Questi algoritmi SONO stati interrotti e bloccati.

Ma che bravo Jack Dorsey: prima dice di non censurare chi non la pensa come lui POI dice di aver applicato degli algoritmi per limitare gli utenti. A fin di bene, naturalmente , come sempre…. Tutto questo poi è stato accentuato quando sono stati aggiunti i “Quality filter” nel motore di ricerca. Evidentemente la qualità era a senso unico.

Intanto negli USA il dipartimento di Giustizia ha deciso di iniziare ad indagare sulla base “Delle preoccupazioni che l’attività di queste società può portare alla concorrenza ed alle pressioni internazionali sulle informazioni scambiate”

 

 

 

 


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