Economia
Italia è prima in Europa per identità digitali

L’Italia accelera sulla digitalizzazione e centra in anticipo i traguardi fissati dal PNRR per l’identità digitale. Lo conferma il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, che ha illustrato i numeri del settore: oltre 17 milioni di carte d’identità elettroniche rilasciate, più di 9 milioni di documenti caricati su It Wallet e una forte crescita dei download dell’app CIE ID, passati a 5,3 milioni. Anche gli enti che consentono l’accesso con CIE sono più che raddoppiati, superando quota mille.
Al 30 aprile sono state rilasciate quasi 90 milioni di identità digitali, 50 milioni di Cie e 40 di Spid, “consentendo all’Italia di centrare l’obiettivo Pnrr sull’identità digitale con due anni d’anticipo”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica e alla Transizione digitale, Alessio Butti, in un’intervista al “Corriere della Sera”.
“Il governo, fin dal suo insediamento, ha portato avanti un processo di razionalizzazione dell’identità digitale e di potenziamento della Cie”, spiega responsabile del Dipartimento per l’innovazione di palazzo Chigi. “I numeri ci stanno dando ragione: ad oggi ne sono state rilasciate più di 17 milioni, i download dell’App CieID sono passati da 5,3 a 7,3 milioni in un anno e gli Enti che utilizzano ‘Entra con Cie’, sono più che raddoppiati arrivando a 11.000”. “La Cie – ha sottolineato – è gratuita, più sicura e gestita direttamente dallo Stato. Le truffe con il ‘doppio Spid’ di cui abbiamo letto più volte, non possono accadere con la Cie, che è rilasciata una sola volta. Inoltre, la Cie integra il mondo fisico e digitale con un’identità ufficiale utilizzabile sia per servizi online che offline. Detto ciò ringraziamo i privati per aver supportato l’identità digitale quando non era una priorità per i governi precedenti”.
Nello specifico a fine 2024 la piattaforma PagoPA ha superato il target PNRR con 16.000 PA aderenti (obiettivo: 14.100 entro il 2026). La piattaforma ha gestito oltre 410 milioni di pagamenti digitali, con 91 miliardi di euro transati nel 2024. La nuova app IO che permette di avere un rapporto digitale diretto con la pubblica amministrazone ha raggiunto 42 milioni di download e integra oltre 330.000 servizi pubblici (274.000 nel 2023). Ha inviato 800 milioni di notifiche e gestito pagamenti con 8 milioni di metodi di pagamento aggiunti dagli utenti.
Lo SPID invece è usato da 39 milioni di italiani, con oltre 1 miliardo di accessi annui. Rilasciate 49 milioni di CIE, con 6 milioni di utenti CieID. Il PNRR prevedeva 16.500 PA connesse a SPID/CIE e 42 milioni di identità digitali entro giugno 2025: entrambi i target sono stati superati. Rilasciata il 4 dicembre 2024 la prima versione dell’IT Wallet, con tessera sanitaria, patente e carta della disabilità. Nel 2025 saranno aggiunti carta d’identità e tessera elettorale.
Intanto è arrivato anche il via libera alla registrazione della Corte dei Conti sulla convenzione che sblocca 40 milioni di euro destinati agli identity provider SPID. Proprio oggi, AgID e i gestori si incontrano per discutere le nuove modalità operative.
Sul tavolo del governo restano però dossier complessi, in particolare quello delle reti di telecomunicazioni. Dopo l’ingresso dello Stato in TIM come primo azionista, il settore è in fermento. «Serve superare una visione settoriale e lavorare su una filiera integrata — ha spiegato Butti — anche perché le nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale al cloud fino alle reti quantistiche, stanno ridisegnando il futuro delle comunicazioni».
A breve, infatti, sarà presentata una strategia nazionale sulla tecnologia quantistica, con applicazioni nella sicurezza informatica, nella crittografia post-quantum e nella distribuzione delle chiavi crittografiche. Un futuro che, come osserva il sottosegretario, «sembra fantascienza, ma è già dietro l’angolo».
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