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Difesa

Israele fornisce sistemi Patriot a Kiev: escalation nel supporto militare contro la Russia

Israele ha trasferito diversi sistemi Patriot MIM-104 all’Ucraina per contrastare gli attacchi aerei russi, segnando un’escalation nel supporto militare. Cambia il rapporto con la Russia?

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Israele ha consegnato all’Ucraina diversi sistemi di difesa aerea MIM-104 Patriot, un passo significativo nell’escalation del suo supporto militare a Kiev contro la campagna aerea russa, come confermato dall’ambasciatore israeliano in Ucraina, Michael Brodsky, l’8 giugno 2025, in un’intervista a Pravda USA.

Si tratta della prima ammissione ufficiale da parte di un rappresentante israeliano che più sistemi, non solo uno come riportato in precedenza, sono stati trasferiti dall’arsenale dismesso dell’Aeronautica israeliana.

Si tratta della prima ammissione ufficiale da parte di un rappresentante israeliano che più sistemi, non solo uno come riportato in precedenza, sono stati trasferiti dall’arsenale dismesso dell’Aeronautica israeliana.

Brodsky non ha specificato quanti degli otto sistemi MIM-104D PAC-2/GEM+ “Yahalom”, decommissionati nell’aprile 2024, siano stati inviati, ma il riferimento a “sistemi” al plurale indica un contributo sostanziale.

Il trasferimento, coordinato tramite voli C-17 dell’Aeronautica statunitense dalla base di Nevatim in Israele alla Polonia a partire da gennaio 2025, rafforza la capacità di Kiev di contrastare i bombardamenti missilistici e droni russi, sollevando interrogativi sul cambiamento di posizione di Israele nel conflitto.

Caratteristiche Tecniche dei Sistemi Patriot

I sistemi MIM-104D PAC-2/GEM+ “Yahalom” sono piattaforme avanzate di difesa aerea progettate per neutralizzare un’ampia gamma di minacce aeree. Impiegati per la prima volta in Israele durante la Guerra del Golfo del 1991 per intercettare missili Scud iracheni, questi sistemi, gestiti dai battaglioni 138° e 139° dell’Aeronautica israeliana, sono stati un pilastro della difesa multistrato del Paese fino al loro ritiro.

Una batteria Patriot è composta da diversi componenti integrati:

  • Radar AN/MPQ-53 o AN/MPQ-65: utilizza la tecnologia a schiera fasata per rilevare e tracciare fino a 100 bersagli a oltre 100 miglia di distanza e fino a 80.000 piedi di altitudine.

    Radar AN/MPQ-53

  • Stazione di Controllo di Ingaggio: un centro di comando mobile che processa i dati radar e gestisce i lanci di missili.
    Fino a otto lanciatori M901: ciascuno ospita quattro missili MIM-104D, lunghi 17 piedi e pesanti circa 2.000 libbre, dotati di una testata a frammentazione ad alto esplosivo e un innesco di prossimità.
  • L’aggiornamento GEM+, introdotto nei primi anni 2000, migliora il cercatore del missile per contrastare bersagli a bassa quota e alta velocità, come i missili da crociera, rendendolo efficace contro i missili russi Kh-101, Kalibr e Iskander-M. Montato su semirimorchi o camion MAN tedeschi, il sistema garantisce mobilità, anche se la firma elettromagnetica del radar richiede un posizionamento strategico per evitare rilevamenti.

Impiego Operativo e Successi

I Patriot israeliani sono stati adattati per affrontare minacce regionali, come missili Scud siriani, droni di Hezbollah e razzi di Hamas. Nel 2014, una batteria Patriot ha abbattuto un drone di Hamas sopra Gaza, segnando il suo primo intercettamento in combattimento, seguito da altri 18, tra cui jet siriani Su-24 e Su-22 nel 2014 e 2018, secondo The Times of Israel. Durante la guerra Israele-Hamas iniziata nell’ottobre 2023, nove intercettazioni hanno neutralizzato droni e missili sopra gli spazi aerei giordano e libanese.

Sebbene privo della tecnologia “hit-to-kill” del PAC-3, il GEM+ eccelle contro missili balistici tattici e aerei, superando i datati sistemi S-300 ucraini, che faticano contro minacce moderne a causa di radar e missili obsoleti, come evidenziato in un rapporto del 2024 del Center for Strategic and International Studies. Rispetto all’S-400 russo, che vanta un raggio d’azione di 250 miglia, il Patriot si distingue per l’affidabilità e l’integrazione con i sistemi NATO. Le forze ucraine hanno già dimostrato l’efficacia del sistema, intercettando un missile ipersonico russo Kh-47M2 Kinzhal nel maggio 2023, come riportato da Reuters.

Logistica del Trasferimento

Il trasferimento dei sistemi è stato complesso e orchestrato dagli Stati Uniti. Dal gennaio 2025, analisti open-source hanno tracciato voli C-17 Globemaster III dalla base di Ramstein in Germania a Nevatim, in Israele, e poi a Rzeszow, in Polonia, un hub chiave per gli aiuti occidentali all’Ucraina, secondo post di OSINTdefender su X. Questi voli hanno trasportato circa 90 missili MIM-104E PAC-2, approvati dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a settembre 2024, secondo Axios. Una singola batteria Patriot, con radar, lanciatori e veicoli di supporto, richiede più voli C-17 a causa del peso di decine di tonnellate.

C-17 Globemaster

Almeno un sistema è stato revisionato negli Stati Uniti prima della consegna, con aggiornamenti software al radar e manutenzione dei missili da parte di Raytheon, come riportato da The New York Times a maggio 2025. L’Ucraina gestisce sette batterie Patriot, ma due lanciatori M901 sono stati distrutti vicino a Pokrovsk nel marzo 2024 da missili russi Iskander, secondo post su X. I sistemi israeliani, progettati per l’interoperabilità NATO, si integrano con l’infrastruttura Patriot ucraina, anche se proteggere i radar da missili anti-radiazione russi Kh-31P e droni ZALA Lancet rimane una sfida. Le squadre ucraine, addestrate a Fort Sill, Oklahoma, nel 2023, secondo Defense News, sono ben preparate per operare questi sistemi.

Implicazioni Strategiche

La consegna dei Patriot da parte di Israele rappresenta un cambiamento significativo nella sua politica verso il conflitto ucraino, rafforzando la capacità di Kiev di difendersi dagli attacchi aerei russi e consolidando la cooperazione con gli Stati Uniti e la NATO. Queto però solleva anche interrogativi su come questa mossa influenzerà le relazioni di Israele con la Russia e altri attori regionali, in un contesto geopolitico già complesso.

Si tratta della prima ammissione ufficiale da parte di un rappresentante israeliano che più sistemi, non solo uno come riportato in precedenza, sono stati trasferiti dall’arsenale dismesso dell’Aeronautica israeliana. Sinora Israele non aveva preso così fortemente le posizioni filo ucraine, ma, evidentemente, il continuo supporto di Mosca verso teheran sta iniziando ad avere il suo effetto.


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