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ISAB di Priolo: secondo il FT la società che l’ha rilevata ha dei contatti con un noto imprenditore accusato di corruzione
La società scelta dal governo italiano per rilevare la più grande raffineria di petrolio del Paese dal proprietario russo ha legami con il dirigente minerario Beny Steinmetz, condannato per corruzione, secondo quanto riportato dal Financial Times.
I legami tra il miliardario franco-israeliano e GOI Energy, che ha acquistato la raffineria siciliana di Priolo dalla Lukoil all’inizio di quest’anno, sollevano interrogativi sulla vendita e sulla proprietà di un asset che Roma considera strategico.
Steinmetz, che è stato condannato per corruzione in Svizzera e Romania, si è recato a Roma e Milano nel novembre e dicembre 2022 per discutere con avvocati e consulenti un’offerta da 1,5 miliardi di euro per la raffineria, secondo quattro persone a conoscenza degli incontri.
Secondo alcune fra queste persone, Steinmetz è stato accompagnato da Alexia Bakoyannis in questi viaggi. La Bakoyannis è la nipote del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e possiede azioni della GOI Energy, con sede a Cipro, di cui è stata per breve tempo anche membro del consiglio di amministrazione, secondo i registri della società.
Una fondazione della famiglia Steinmetz è anche un investitore di Argus New Energy Fund, il maggiore azionista di GOI Energy, secondo i documenti riservati utilizzati dal governo italiano per approvare la transazione. Un altro collegamento è l’amministratore delegato di GOI Energy, Michael Bobrov, che detiene una partecipazione nella società cipriota ed è anche azionista di una raffineria di proprietà dei generi di Steinmetz in Israele.
La vendita forzata dell’impianto siciliano, che rappresenta un quinto della capacità di raffinazione dell’Italia, è avvenuta mentre l’UE si preparava a vietare le importazioni di prodotti petroliferi e marittimi russi nel dicembre dello scorso anno. Roma ha esercitato i suoi poteri Golden Power, che le danno il diritto di porre il veto su accordi o imporre requisiti sull’acquisto di asset strategici.
Nonostante le preoccupazioni sollevate dagli Stati Uniti, il governo guidato da Giorgia Meloni ha approvato la vendita a GOI Energy dopo che la società ha battuto la società di private equity statunitense Crossbridge e il trader svizzero di materie prime Vitol. Il governo aveva anche offerto maggiori rassicurazioni sui posti di lavoro e sulle operazioni, come dichiarato all’epoca.
“La raffineria ISAB è una parte fondamentale del sistema di raffinazione italiano, in quanto rappresenta il 30% della fornitura di gasolio e il 20% della capacità totale”, ha dichiarato Viktor Katona, analista del provider di dati Kpler. “Quando la terza raffineria più grande d’Europa finisce per essere venduta a una società per lo più sconosciuta, questo fa sicuramente aggrottare la fronte”.
A settembre, Steinmetz è stato arrestato a Cipro sulla base di un mandato di arresto europeo emesso dalla Romania, dove è stato condannato nel 2020 a cinque anni di carcere per corruzione in un caso di frode immobiliare. Il dirigente 67enne è stato rilasciato questo mese dopo che la Corte suprema cipriota ha annullato una precedente sentenza di estradizione.
Steinmetz ha dichiarato che il processo e la sentenza rumeni sono stati motivati politicamente. Anche l’Italia e la Grecia si sono rifiutate di eseguire il mandato di arresto di Bucarest.
Nel 2021 il miliardario ha ricevuto un’altra condanna per corruzione da un tribunale svizzero, in seguito a un caso minerario che riguardava l’acquisizione di giacimenti di ferro della Guinea. Steinmetz ha presentato ricorso contro la decisione.
Rampollo di una dinastia di commercianti di diamanti, Steinmetz ha ampliato la fortuna di famiglia alla fine degli anni Ottanta. BSG Resources opera in 25 Paesi con attività che spaziano dall’estrazione mineraria, al petrolio e al gas, ai metalli.
Un portavoce di GOI Energy ha dichiarato che “una fondazione, i cui [proprietari effettivi finali] includono membri della famiglia del signor Steinmetz (ma non il signor Steinmetz) è un investitore di minoranza nel fondo Argus, come ovviamente è stato pienamente comunicato alle autorità competenti italiane”. Inoltre hanno affermato che Steinmetz non è un azionista o investitore in GOI energy.
Certo che, comunque, gli affari che rguardano la ISAB di Priolo sono legati alla famiglia dell’imprenditore sotto accusa. I generi di Steinmetz, Ohad e Eder Schwartz, possiedono congiuntamente la Green Oil Israel, con sede in Israele, che gestisce la raffineria di Bazan situata nella baia di Haifa, nel nord di Israele, secondo i documenti israeliani. Bobrov possiede anche una partecipazione del 50% nella raffineria di Bazan, secondo i registri. Green Oil i
Come GOI ha acquistato ISAB
Secondo una prima offerta per l’impianto, il trader di materie prime Trafigura avrebbe fornito greggio e capitale circolante. Bobrov ha lavorato in precedenza per Trafigura come responsabile delle operazioni in Israele. Trafigura ha rifiutato di commentare.
le autorità italiane avevano apprezzato che GOI non avesse dei rapporti con capitali russi e che la famiglia legata a Steimetz avesse una buona esperienza nella gestione delle raffinerie acquisita in Israele.
I registri societari ciprioti mostrano che il 76% di GOI Energy è detenuto dal fondo Argus New Energy, i cui azionisti sono due avvocati di Nicosia. Bobrov possiede una quota del 20%. Ovviamente non si sa se le quote di Argus siano possedute realmente dagli avvocati o se questi agiscano in nome e per conto di terzi.
Il restante 4% è equamente suddiviso tra Completicos Holdings, di cui Bakoyannis è azionista, e Itzik Gur, secondo i registri aziendali. Gur è un cittadino israeliano che è stato indicato come “socio” di Steinmetz in un mandato di comparizione del tribunale di New York. Non è stato possibile contattare Gur per un commento.
Il portavoce di GOI Energy ha dichiarato che Bakoyannis, Bobrov e Gur sono “tutti imprenditori indipendenti … con un ampio portafoglio di clienti, partnership e collaborazioni”.
Vedremo se in futuro ci sarà una reazione da parte delle autorità italiane, sempre tenendo conto che queste notizie spesso sono pubblicate ad orologeria, quando c’è interesse per una delle diverse parti in gioco, e i denari in gioco sono moltissimi.
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