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Intervista al ministro della famiglia Lorenzo Fontana di Fabrizio Ratiglia.

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-Ministro Fontana, secondo la ricerca del Moige il 65 per cento di bar e discoteche vendono alcool ai giovani senza controllarne l’età e nel 40 per cento dei casi i minorenni possono acquistare sigarette senza problemiNon c’è alcuna remora pur di fare profitti…
-“Questi dati sono preziosi. Serve una presa di coscienza che coinvolga tutti, famiglie e scuole. Con il ministro Matteo Salvini vogliamoaccentuare i controlli a tutela dei minori e per sensibilizzare i ragazzi, a partire dai banchi di scuola”.
-Nei negozi dove si vende la cannabis leggera e
legalizzata non c’è alcun divieto per i minorenni. E’ preoccupato?
-“Vogliamo innanzitutto verificare che la diffusione dei cosiddetti, Grow Shop, sia coerente con la normativa vigente. La norma nata due anni fa ha finito per legittimare la commercializzazione al dettaglio della cannabis light, usata per altri fini. Fini – sottolineo – che il  consiglio superiore di sanità non esclude possano essere pericolosi”.
-Altro dato allarmante: in tre casi su quattro i nostri figli hanno
accesso libero al porno on line. Il ministro della Famiglia cosa intende fare?
-“La prima cosa da fare è dare alle famiglie e ai ragazzi la piena consapevolezza dei rischi e lo stiamo facendo insieme al Ministero dell’Istruzione. Inasprendo la lotta al cyberbullismo e alle insidie della rete che colpiscono sempre più la sfera intima dei ragazzi. Penso in particolare al revenge porn (la ‘vendetta pornografica’) che ha spesso avuto risvolti drammatici
-Cos’altro avete fatto per tutelare i giovani?
-“Non abbasseremo mai la guardia. Insieme al Ministero dell’Interno abbiamo potenziatol’attività di prevenzione e contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti e abbiamo istituito un fondo ad hoc che sarà usato anche per la tossico e la alcol dipendenza con un primo stanziamento di 7 milioni di euro

-Qual è il bilancio dell’attività di prevenzione nelle scuole?

-“Con l’operazione scuole sicure in un mese in 15 città abbiamo sequestrato ben 5 chili di droga e presidiato 249 scuole. Abbiamo anche aderito ai network internazionali per la lotta al narcotraffico dove, per la prima volta nella storia, l’Italia ha assunto la presidenza del Mednet, la rete che riunisce 15 Paesi dell’areMediterranea”.
-Che effetto può fare sui nostri figli ascoltare testi di musica Trap, il genere in cui si parla di consumo e spaccio di droga come se fosse una cosa normalissima?
-“Certi messaggi bisognerebbe evitarli. Ma è giusto fornire ai ragazzi tutti gli strumenti utili per costruirsi un giudizio autonomo e obiettivo su ciò che per loro è bene e ciò che è male. Questa consapevolezza è uno scudo fondamentale a certa disinformazione e a certi messaggi negativi. A tal fine come Lega stiamo portando avanti la proposta dell’educazione civica, utile anche a sensibilizzare i giovani sui temi del contrasto al bullismo, al cyberbullismo e alle dipendenze”
-Sfera Ebbasta, uno dei Trapper più conosciuti e amati dai giovanissimi, è indagato per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti. Condivide?
-“Lo deciderà la procura. Io sono cresciuto con le canzoni rap, genere da cui la Trap deriva e che spesso usa immagini forti, ma quando si parla di minori bisogna capire fino a dove ci si può spingere”.
-Nella discoteca di Corinaldo, l’8 dicembre, persero la vita 6
persone, tra l’altro erano proprio in attesa di un concerto di Sfera Ebbasta. C’è un legame in qualche modo?
“Su quella vicenda ci sono indagini in corso e mi auguro che chiunque abbia responsabilità paghi duramente. Non si può morire così”.

Fabrizio Ratiglia, Quotidiano.net  15.1.19


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