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INTERVISTA A FITTO: LA MIA RICETTA PER RILANCIARE IL CENTRO DESTRA

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Intervista all’on. Raffaele Fitto leader dei “Conservatori Riformisti” a SE in occasione dell’incontro con il guru anti tasse americano Grover Norquist.

On. Raffaele Fitto durante la conferenza si è parlato principalmente del rilancio dell’economia abbassando significativamente la pressione fiscale, però con i vincoli europei come il fiscal compact, pareggio di bilancio e le iniziative dei governi per abbassare la domanda interna, come è possibile proporre questa ricetta economica a Bruxelles e Berlino che predicano invece l’austerità?

Tirando fuori un po di coraggio e di chiarezza nelle posizioni, oggi con la presenza di Grover Norquist abbiamo voluto dare un segnale chiaro su un messaggio preciso di costruire un soggetto politico sui contenuti, che sono quello della riduzione delle tasse e tagliando la spesa pubblica inefficiente.
Noi abbiamo fatto delle proposte chiare che sono inserite nel contesto europeo, la prima è quella di tagliare la tassa sulla prima casa, la seconda è quella intervenire  gradualmente in tre anni per l’abolizione dell’IRAP e la terza  quella della riduzione dell’IVA di almeno due punti percentuali per rilanciare i consumi. E per far ciò si può tagliare in modo serio la spesa pubblica inefficiente ed in sede europea battere i pugni per far capire che con l’attuale contesto non si può andare avanti, sfondando il 3% del deficit e mettendo in discussione i trattati, a partire dal fiscal compact. Ed e’ per questo che esiste una incoerenza clamorosa tra chi in Italia si associa al coro della critica nei confronti dell’Europa e poi è parte integrante del gruppo del Partito Popolare Europeo PPE e sostiene l’azione della Commissione Europea e per questo nei mesi scorsi sono uscito dal gruppo dei Popolari Europei assumendo una posizione fortemente critica verso l’Europa che continuando in questo modo mette in ginocchio l’economia del nostro Paese.

Ma non crede che per fare una politica espansiva, superare il limite del 3% deficit-pil (parametro creato senza nessuna base scientifica) sia necessario che l’Italia si debba dotare di una sua moneta sovrana?

Noi dobbiamo combattere in questo momento con forza all’interno del contesto europeo per cambiare questa Europa. Cameron, sta aprendo un negoziato con l’Europa molto forte e noi dobbiamo inserirci in questo contesto, provare a modificare con forza quelli che sono i trattati che mettono in condizione di assoluta impossibilità di far andare avanti il nostro Paese ed il contesto europeo. Certamente il riferimento all’esperienza della Gran Bretagna, Stati Uniti è evidente, la sola GB cresce da sola del 2,8% , più dell’intera area euro ed ha il più basso tasso di disoccupazione (5,7%) sempre comparato all’intera area euro e da qui dobbiamo ripartire per arrivare ad un’Europa profondamente modificata. Ma in questa fare io penso che dobbiamo lavorare con forza per cambiare questa Europa.

Lei sostiene appunto la volontà di riformare, però come sta accadendo in queste giorni l’Europa sembra inflessibile con la Grecia a tal punto che Atene probabilmente ha la possibilità di uscire dall’euro.

In Grecia ci sono tre problemi, il primo è che i governi negli anni passati hanno affossato il Paese con debiti pubblici altissimi, il secondo errore è stato quello di una azione della TROIKA che ha stretto fino ad asfissiare il Paese  ed il terzo, un voto di reazione verso un governo ed una presidenza politica (Syriza) che non può dare alcun tipo di risposta, perchè non si può certamente pensare di rientrare aumentando la spesa pubblica come Tsipras ha promesso durante la campagna elettorale, quindi tre grandi errori.
E’ chiaro che evidenziamo in modo molto chiaro i rischi che ci sono in questo senso, a noi la Grecia è già costata molto, io penso che nei prossimi giorni-mesi se qualcuno si sogna di mettere in campo qualche iniziativa per evitare i rischi per la Grecia, aumentato ulteriormente la pressione fiscale nel nostro Paese, noi saremo sulle barricate per combattere con tutte le nostre forze.

L’ultima mia domanda è sulle possibili alleanze e strategie per le prossime elezioni.

Noi siamo dell’idea che il centro destra per  stare insieme deve avere due caratteristiche:
I contenuti, siamo d’accordo nel non aumentare le tasse, sul tagliare la spesa pubblica inefficiente, siamo d’accordo nell’adottare una posizione fortemente critica per cambiare questa Europa e penso che sia una piattaforma comune sui temi europei, economici, della sicurezza, sui quali trovare un punto di sintonia pur da sensibilità differenti. In secondo luogo, i cittadini, democrazia, confronto, chi deve scegliere, cosa fare, che programmi e che leadership, devono essere gli elettori a stabilirlo. E credo che su queste tematiche si possa ricompattare il centro-destra uscendo da un blocco che purtroppo abbiamo avuto in questo ultimo periodo che appartiene ad un centro-destra superato.

Con Salvini o no?

Io penso di si, il centro-destra deve essere ricomposto con tutti coloro i quali abbiamo la caratteristica della alternativa a Renzi e di posizioni che seppur su alcuni punti sensibilmente possano essere differenti ma sull’Europa, economia e sicurezza che sono le tre basi fondamentali, hanno basi di sinergia e sintonia.

 


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