Attualità
INSIDER TRADING DE BENEDETTI- RENZI: SCARDINARE IL SISTEMA VIZIATO NELL’INTERESSE DEL PAESE di Francesca Romana Fantetti
Perché è importante per l’Italia fare luce sulle numerose magagne di Carlo De Benedetti? Perché è il capo bastone del sistema – politico, economico, istituzionale e sociale – viziato italiano.
Cominciamo dall’ultima truffa, quella dell’ uso di informazioni riservate riguardanti provvedimenti pubblici al fine di speculare, cioè fare soldi propri con notizie pubbliche concordate.
Renzi ha comunicato l’operazione di trasformazione delle banche popolari in società per azioni a Carlo De Benedetti prima di porla in essere dal governo, in modo che l’ingegnere investisse e lucrasse con un guadagno certo. La fattispecie delittuosa dell’insider trading è proprio questo, è il reato di chi rivela notizie riservate, cioè Renzi abusando della propria posizione di potere, anche se illegittimo, e di chi usufruisce e si avvantaggia di quelle informazioni che gli consentono, così come hanno consentito a De Benedetti di lucrare guadagnandoci, nello specifico, 600 mila euro.
Quando dà ordini al suo consulente, infatti, Carlo De Benedetti non parla di notizie di giornale ma è molto esplicito nel dire: ”me l’ha detto Renzi”. Per investire i cinque milioni di euro, e speculare sulle banche popolari trasformate con decreto d’urgenza (quando urgente non era), era necessario che Carlo De Benedetti conoscesse prima la scelta del decreto che avrebbe fatto schizzare in alto i titoli, e così avvenne: Renzi ha fatto in modo che il decreto fosse deciso ed emanato e poi ha avvertito Carlo De Benedetti che infatti si è mosso dopo la sua imbeccata.
La verità non si nasconde e viene sempre a galla, qualche volta ci vuole più tempo come per Carlo De Benedetti, ma viene sù sempre. E’ necessario capire dunque come mai i giudici Giuseppe Pignatone e Stefano Pesci abbiano chiesto l’archiviazione. E qui “cadiamo” nel coinvolgimento, dopo quello della politica, della magistratura. Come è possibile che a Carlo De Benedetti, prima tessera del Pd, sia sempre stato tutto archiviato e non gli sia mai stato chiesto invece alcunchè, ad esempio circa i soldi concessigli o meglio regalatigli dalla banca del Pd Monte dei Paschi di Siena, istituto salvato a più riprese con il sangue e i soldi degli italiani. E qui si torna alla politica, e cioè a Mario Monti e a Paolo Gentiloni che dispongono dei nostri soldi in favore di Monte dei Paschi di Siena guarda caso proprio dal primo e quarto dei quattro governi mai eletti targati Pd, il Napolitano- Monti e Napolitano-Renzi-Gentiloni. Politica ed economia viziate vanno cioè a braccetto, insieme agli affaroni di Carlo De Benedetti, ufficialmente “imprenditore” ma con i soldi degli italiani regalatigli a iosa dal Pd, e prima ancora dal Pci , con sistemi da lui ben rodati fin da prima di tangentopoli (che, guarda caso, l’ha coperto. Come mai cari giudici?).
Si ricordi che Carlo De Benedetti, a sfregio degli italiani cui è stato imposto di sovvenzionarlo da tutta la vita, è oggi residente non in Italia ma guarda caso fuori, in Svizzera. E veniamo alle istituzioni. Come dimostra il perverso circuito in cui si è mosso e si muove tuttora il signor Carlo De Benedetti, queste sono totalmente asservite ai sinistri della politica ed alla politica sinistra. Le istituzioni pubbliche italiane, l’intera pubblica amministrazione italiana viene, è stata ed è tuttora utilizzata non solo come bacino politico tramite concessione di stipendi assistenziali improduttivi in base a concorsi per lo più truccati, ma come strumento, inclusa la magistratura, per pilotare la politica targata Pd. Ecco anche “spiegata” l’esistenza dei governi mai eletti di Monti, Letta, Renzi e quello di oggi Gentiloni, e per il futuro anche della legge elettorale novella che consente loro indegnamente e truffaldinamente di sopravvivere contro il volere degli italiani.
E’ tutta una quasi totalità del nostro Paese che usa le istituzioni pubbliche italiane come mangiatoia personale, improduttiva per la collettività. Si pensi ad esempio alle università, specificamente a quella di Siena, i cui conti sono da sempre in passivo e sono sempre, come quelli delle altre pubbliche, ripianati dallo Stato per mezzo della politica connivente e sempre fallimentare di sinistra. O ai giornali, come ad esempio L’Unità, quotidiani incapaci di stare su qualsivoglia genere di mercato. O alle televisioni, si pensi alla Rai, improduttiva e pozzo senza fondo che, senza il canone inflitto e reso obbligatorio in bolletta da Renzi nella bolletta degli italiani contro gli italiani (ma chi la vede più la Rai? Fa e fanno schifo), non sta in piedi, non esiste su qualsivoglia tipo di mercato libero e vero sulla terra. Si pensi al settario Fazio, allo stipendio monstre regalatagli contro tutti gli italiani. Solo quello basta a oscurare quella merda di televisione.
Politica, economia, istituzioni e a cascata società tutta sinistre, che non funzionano, barano, imbrogliano, truffano. Su tutto e su tutti. Contro gli italiani e contro il bene del nostro Paese. Si indaghi su ogni decreto “d’urgenza” di Renzi perché ogni suo provvedimento “parla” e rivela, ben osservato, gli interessi viziati che vi sono dietro, effetti e riflessi della collusione e del contorcimento nefasto tra politica, economia, istituzioni pubbliche e società incivili in Italia. Si legga ancora bene l’affaire Banca Etruria, si guardi ai profitti lucrati dagli amici degli amici, dai finanzieri amici finanziatori supporter della fondazione di Renzi da cui si è avuta la notizia “riservata” della quotazione (sono stati lucrati complessivamente 10 milioni secchi dalle popolari tra cui Etruria), si guardi bene chi pubblica cosa sui giornali proni al regime oscuro sinistro, si veda bene chi non si muove nella non-giustizia sapendo che sarebbe propria competenza e dovere farlo. Si seguano i soldi pubblici, è più facile e rende tutto subito chiaro. Ecco perché è necessario oggi fare molta chiarezza. Perché si tratta di scardinare un sistema che insozza e corrompe l’intero nostro Paese e che, non smantellato, impedisce e ostacola qualsivoglia nostra possibilità di riorganizzazione e riordino.
Si ricordi sempre che i soldi pubblici sono i soldi di tutti noi, oggi molto mal investiti e posti. E si tenga ben presente che i manigoldi, hanno fatto in modo di truccare già anche la legge elettorale con cui si andrà a votare, dunque tenteranno di sopravvivere in barba e ulteriore sommo danno e spregio degli italiani tutti. La parte marcia del Paese contro quella che resiste, sana. Il tempo è dalla nostra parte, lavora per e con noi.
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