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INFLAZIONE IN CALO OVUNQUE. QUANTO E’ REALE QUESTA CRESCITA ?

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Cari amici

oggi giornata di comunicazioni sull’andamento dell’inflazione sia in area euro sia in Italia . L’andamento comunque non è diverso.

Per quanto riguarda l’area euro l’inflazione è calata dal 1,5% al 1,4% su base annua a settembre, andando al di sotto delle previsioni mediane degli esperti.

Abbiamo una crescita in teoria elevata , con uno 0,6% nel terzo trimestre, 2,5% su base annua, ma, nonostante questo, l’inflazione cala, anche core.

Si riproduce un classico tema economico degli ultimi anni: teorica crescita, inflazione nulla. Un problema che devono affrontare anche BoJ e la FED. Il problema è che la struttura del sistema produttivo si è evoluta in un modo incomprensibile per i modelli tradizionali delle banche centrali. La crescita non porta a nessun aumento nelle remunerazioni, la crescita della produttività è tale da portare una crescita del lavoro solo nei servizi personali o di scarsa qualità (ristorazione , commercio etc) con tagli sulle remunerazioni più elevate. Questo mix si rivela devastante perchè si vengono a produrre da un lato un eccesso di produzione di beni, reale o potenziale, dall’altro un’insana compressione dei salari e delle remunerazioni. Quindi abbiamo una situazione apparentemente ottima (basa inflazione , crescita, ed anche occupazione), ma in realtà abbiamo una stagnazione di lungo periodo da cui appare impossibile uscire.

La controprova l’abbiamo proprio in Italia dove l’Istat ci certifica un calo sensibile dell’inflazione. Rispetto a Settembre la tendenziale annua si attesta all’1% dall’1,1%, ma più pesanti sono i dati relativi alla “Core”, al netto di energia e prodotti agricoli, che si arresta allo 0,5% annuo, con un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente.

Naturalmente tutto va bene, Madama la Marchesa…

 


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