Economia
L’India reagisce alle nuove tariffe di Trump su acciaio e alluminio: impatto da 2 miliardi di dollari a rischio
Le tariffe del 50% di Trump su acciaio e alluminio indiani minacciano esportazioni per 2 miliardi di dollari. Il governo minimizza, ma esperti temono gravi perdite per l’industria.

L’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre un dazio del 50% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio dall’India ha suscitato reazioni contrastanti nel paese. Mentre il governo indiano tende a minimizzare l’impatto, definendolo “minore”, analisti, esperti e associazioni di categoria esprimono serie preoccupazioni sugli effetti di queste misure sui settori indiani dell’acciaio e dell’alluminio.
Il governo minimizza, ma gli esperti sono preoccupati
Secondo The Times of India, il ministro indiano dell’acciaio, H.D. Kumaraswamy, ha dichiarato che l’impatto delle nuove tariffe sarà limitato, dato il volume relativamente basso delle esportazioni indiane verso gli Stati Uniti rispetto a paesi come Cina, Vietnam, Canada, Messico e Corea del Sud.
Però altri esperti sottolineano che il momento non potrebbe essere peggiore: gli Stati Uniti stavano diventando un mercato significativo per l’acciaio, l’alluminio e altre merci indiane. Le nuove tariffe del 50% rischiano di compromettere la competitività delle spedizioni indiane, con un duro colpo per l’industria metallurgica e le relazioni commerciali con gli USA.
Ajay Srivastava, fondatore del Global Trade Research Initiative (GTRI), ha evidenziato che le tariffe rappresentano un “rischio serio” per le esportazioni indiane, riducendo drasticamente la redditività di produttori ed esportatori.
Fino a 2 miliardi di dollari a rischio
Nell’ultimo anno fiscale, l’India ha esportato negli Stati Uniti prodotti in ferro, acciaio e alluminio per un valore di 4,56 miliardi di dollari, di cui 3,1 miliardi in articoli finiti in ferro e acciaio e 860 milioni in alluminio. Gli esperti temono una riduzione dei volumi di esportazione, specialmente in settori sensibili al prezzo come componenti automobilistici, beni industriali e costruzioni.
Grandi aziende indiane come Tata Steel, NALCO e Hindalco, fortemente coinvolte nel mercato statunitense, potrebbero subire perdite annuali fino a 2 miliardi di dollari, secondo alcune stime, a seconda della durata delle tariffe e della risposta dei compratori americani.
Complicazioni nelle trattative bilaterali
Le nuove tariffe arrivano dopo un precedente aumento del 25% imposto da Trump all’inizio dell’anno, che aveva già disruptto spedizioni per circa 5 miliardi di dollari, secondo quanto segnalato dagli esportatori al Ministero del Commercio indiano. Pankaj Chadha, presidente del Engineering Export Promotion Council, ha sottolineato che l’imposizione unilaterale di dazi complica le negoziazioni in corso per un accordo di libero scambio tra India e Stati Uniti. Chadha ha suggerito che l’India dovrebbe ottenere un trattamento simile a quello del Regno Unito, esentato dalle tariffe della Sezione 232, magari con restrizioni di quote.
Produttori indiani in difficoltà
L’Aluminum Association of India (AAI) ha criticato le nuove tariffe, evidenziando che aggraveranno le difficoltà dei produttori indiani, già alle prese con importazioni a basso costo. S.C. Ralhan, presidente della Federation of Indian Export Organization, ha avvertito che le tariffe colpiranno in particolare le esportazioni di acciaio, come tubi in acciaio inossidabile, componenti strutturali e parti automobilistiche, che rappresentano una parte fondamentale delle esportazioni ingegneristiche indiane. Queste misure priveranno gli esportatori indiani del loro vantaggio di prezzo sul mercato statunitense.
Il GTRI propone una strategia negoziale
L’India ha visto respinto il suo tentativo di contestare le precedenti tariffe USA il 23 maggio, con Washington che ha invocato l’articolo XXI del GATT, che consente restrizioni commerciali per motivi di sicurezza nazionale. Il GTRI consiglia un approccio più cauto: invece di rispondere con nuove tariffe o ricorrere al WTO, l’India dovrebbe sfruttare le trattative per un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti per risolvere la questione. Negoziare un accesso al mercato più favorevole, magari offrendo maggiore apertura nei settori dei servizi o industriali, potrebbe portare a una riduzione delle tariffe su acciaio e alluminio.
Le nuove tariffe di Trump rappresentano una sfida significativa per l’industria indiana dell’acciaio e dell’alluminio, con potenziali perdite fino a 2 miliardi di dollari e complicazioni nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Mentre il governo cerca di rassicurare, gli esperti invitano a una strategia diplomatica per mitigare l’impatto e preservare la competitività delle esportazioni indiane.
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