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India: la sonda spaziale indiana entra in orbita lunare. Successo per la tecnologia di Nuova Delhi
L’aereo indiano Chandrayaan-3 è entrato con successo nell’orbita lunare dopo un’accensione di 30 minuti, segnando una tappa significativa della missione. Si tratta di un’enorme pietra miliare nell’esplorazione spaziale per il Paese.
Il veicolo spaziale regolerà gradualmente la sua orbita per ridurre la distanza dalla luna, preparandosi per un’orbita polare circolare a 100 chilometri il 17 agosto.
Il lander Vikram si separerà dal modulo di propulsione della missione ed entrerà in un’orbita specifica, preparandosi per la discesa finale e il tentativo di atterraggio morbido il 23 agosto. Il sito di atterraggio previsto, vicino alla regione del Polo Sud lunare, distingue Chandrayaan-3 dalle missioni precedenti, con l’obiettivo di rendere l’India il quarto Paese al mondo a realizzare un atterraggio lunare di successo.
L’obiettivo di un atterraggio lunare sicuro
Sulla base degli insegnamenti tratti dal difficile atterraggio della missione Chandrayaan-2, avvenuto nel 2019 a causa di un’anomalia del software, l’ISRO ha aggiornato il software di Chandrayaan-3. L’obiettivo primario di questa missione è dimostrare un atterraggio lunare sicuro, mostrando al contempo le operazioni di superficie attraverso il rover Pragyan e conducendo esperimenti scientifici in situ.
I progressi dell’esplorazione lunare indiana
Il successo di Chandrayaan-3 consoliderebbe la posizione del Paese nella storia dell’esplorazione lunare. La missione prevede l’impiego del lander Vikram e del rover Pragyan, con l’obiettivo di condurre esperimenti scientifici durante il giorno lunare.
Sfruttando politiche di risparmio energetiche e adottando l’energia solare, il veicolo spaziale cercherà di sopravvivere alla dura notte lunare, facendo progredire le capacità dell’India nell’esplorazione dello spazio.
Il programma di esplorazione spaziale dell’India ha visto una crescita e dei risultati notevoli nel corso degli anni. Con missioni degne di nota come Chandrayaan-1, che ha confermato la presenza di molecole d’acqua sulla Luna, e Chandrayaan-2, che nonostante la battuta d’arresto all’atterraggio ha continuato a raccogliere preziosi dati scientifici, l’India ha dimostrato la sua abilità nella ricerca spaziale.
Inoltre, la missione Mars Orbiter (Mangalyaan) è un esempio lampante di missioni interplanetarie economicamente vantaggiose, rendendo l’India la prima nazione asiatica a raggiungere l’orbita di Marte e la quarta agenzia spaziale a livello globale a farlo. Con l’impegno di politiche ecologiche e di progressi tecnologici, l’agenzia spaziale indiana, l’ISRO, continua a ispirare e a contribuire in modo significativo alle iniziative di esplorazione spaziale globale.
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