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Economia

India, la mossa a sorpresa: ripartono gli acquisti di petrolio russo nonostante le pressioni USA. Un buon segnale?

Le raffinerie statali indiane tornano a comprare greggio degli Urali approfittando di forti sconti. Una scelta commerciale che potrebbe nascondere un importante segnale geopolitico sulla risoluzione del conflitto in Ucraina.

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Nonostante le continue pressioni degli Stati Uniti sulle forniture di greggio dalla Russia, le raffinerie statali indiane sono tornate sul mercato spot per acquistare petrolio russo, secondo quanto riferito mercoledì a Reuters da funzionari aziendali informati sulla questione, a causa dell’aumento degli sconti sui greggi di Mosca.

Indian Oil Corporation Limited (IndianOil) e Bharat Petroleum Corporation Ltd (BPCL) hanno acquistato greggio russo Urals e altri tipi di greggio con consegna a settembre e ottobre, poiché gli sconti sull’Urals sono aumentati a 3 dollari al barile, hanno affermato i funzionari.

Qualche settimana fa, le maggiori raffinerie statali indiane, tra cui IndianOil e BPCL, avevano ritirato gli acquisti spot di greggio russo per le spedizioni di ottobre, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato un dazio aggiuntivo del 25% sull’India per le importazioni di greggio dalla Russia.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone un dazio aggiuntivo del 25% sui prodotti indiani, mirando esplicitamente alle importazioni indiane di petrolio greggio russo. Il dazio complessivo del 50% sui prodotti indiani entrerà in vigore il 27 agosto.

Tuttavia, negli ultimi giorni gli sconti per l’Urals si sono ampliati, poiché la Cina non è in grado di assorbire tutti i carichi di Urals, che vengono spediti dai porti occidentali della Russia sul Mar Baltico e sul Mar Nero.

La scorsa settimana sono emerse notizie secondo cui le raffinerie statali indiane avrebbero iniziato a chiedere ai trader informazioni su potenziali acquisti del greggio russo di punta Urals per approfittare del calo dei prezzi del greggio russo.

IndianOil ha dichiarato in una conference call sui risultati finanziari all’inizio di questa settimana che continuerà ad acquistare greggio russo, “a seconda della situazione economica”.

La Cina sta ora accaparrandosi parte dei volumi dell’Urals, ma non è in grado di assorbire tutti i carichi che in precedenza erano destinati all’India.

Allo stesso tempo, gli Stati Uniti e l’India sono impegnati in difficili negoziati commerciali e gli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sull’India per le sue importazioni di petrolio russo.

“La dipendenza dell’India dal greggio russo è opportunistica e profondamente dannosa per gli sforzi mondiali volti a isolare l’economia di guerra di Putin”, ha scritto lunedì il consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro in un editoriale pubblicato sul Financial Times.

I nuovi acquisti indiani potrebbero anche essere la dimostrazione di una fiducia nella positiva conclusione delle trattative sul conflitto ucraino. Mosca ha contattato Nuova Delhi e Modi ha sicuramente informazioni di prima mano circa le intenzioni di Mosca. L’acquisto di petrolio conm consegna a termine potrebbe essere un segnale che l’India si attende che, per quel momento, non ci saranno più motivi per le sanzioni sul petrolio russo.

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