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India in allarme: piloti pakistani si addestrano sui caccia cinesi di quinta generazione mentre il programma LCA Tejas arranca

L’india si trova in grave ritardo rispetto ai paesi vicini e quindi rischia di dover comprare sul mercato il primo caccia di quarta generaazione disponibile, cioè il Rafale

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I piloti dell’Aeronautica Militare del Pakistan (PAF) hanno iniziato l’addestramento sui caccia cinesi FC-31 Gyrfalcon (precedentemente noti come J-31) in Cina, secondo i media pakistani. I media affermano che presto potrebbe operare con i caccia di quinta generazione dopo aver seguito l’addestramento, costituendo un grosso passo avanti per le capacità dell’aviazione pachistana.

Il caccia cinese è un bimotore di quinta generazione, con caratteristiche Stealth per design e per rivestimento, in grado di portare sino a 8000 kg di carico utile, costruioto dal Shenyang Aviation. Il caccia, in sviluppo ormai da oltre 10 anni, è ora dotato di motori di costruzione cinese e verrà sviluppato anche in versione navalizzata per la marina cinese.

Il ritardo dell’India

Al contrario, la consegna del jet da combattimento indigeno dell’India, il Light Combat Aircraft LCA MK1A, è stata posticipata di qualche mese.  Il ritardo nelle consegne dell’LCA Mk1A, la variante avanzata dell’LCA ‘Tejas’, ha spinto il Vice Capo dell’IAF, Maresciallo dell’Aria AP Singh, a mettere in guardia sul fatto che ‘Atma Nirbharta’ (autosufficienza) nella difesa non può andare a scapito della sicurezza nazionale.

L’India ha un’ambiziosa linea di jet da combattimento. Dopo l’LCA Mk1A e Mk2, il Governo ha dato il via libera allo sviluppo dell’Advanced Medium Combat Aircraft (AMCA), un aereo da combattimento indigeno di quinta generazione.

HAL LCA Tejas Mk 2

Comunque LCA Tejas Mk2, che non è ancora in servizio e neanche ha una data precisa per l’entrata in servizio, non  è un  caccia di quinta generazione, ma, nella migliore delle ipotesi, di 4,5 generazione, tanto per capirci come il Rafale o l’Eurofighter, caccia che hanno già 30 anni di vita e che si avviano ad essere sostituiti da modelli di VI generazione. AMCA sarà un progetto adeguato, ma molti punti sono anocra incerti.

Entrambi i vicini dell’India sono già molto avanti nella ricerca di caccia di quinta generazione. La Cina ha iniziato a schierare il suo jet da combattimento di quinta generazione J-20 ‘Mighty Dragon’ al confine con l’India. Il Pakistan sta negoziando con la Turchia per entrare nel suo programma di sviluppo di jet da combattimento di quinta generazione e per acquistare jet da combattimento FC-31 dalla Cina.

Quindi l’India è rimasta molto indietro nello sviluppo dell’aviazione. Gli esperti dell’IAF ritengono che, data la situazione della sicurezza nel vicinato del Paese, i legami incandescenti con la Cina e il Pakistan e il recente colpo di Stato in Bangladesh richiedano alcune “decisioni difficili” da parte dell’India.

“L’India deve prendere decisioni difficili. L’LCA Mk1A è stato ritardato. La produzione del velivolo dipende dalla fornitura di motori da parte della General Electric degli Stati Uniti. Si possono prevedere ritardi anche nella consegna dei radar da Israele, a causa della guerra in corso. Il ritardo dell’LCA Mk 1A probabilmente avrà un effetto a valanga sull’LCA Mk2 e sull’AMCA”, ha dichiarato l’ex Vice Capo dell’IAF, Maresciallo dell’Aria Anil Khosla (in pensione), a EurAsian Times.

Khosla è dell’opinione che “pur sostenendo Atmanirbharta (l’autosufficienza industriale), è necessario mantenere il valore minimo di deterrenza”. Suggerisce di acquistare immediatamente altri due squadroni di jet da combattimento Rafale e di riesaminare successivamente la situazione. “Non si tratta di un acquisto da panico, ma di una necessità”, aggiunge il Maresciallo dell’Aria Khosla.

Il risultato potrebbe essere un grande regalo per la Francia, perchè l’unica soluzione possibile a abreve termine per Nuova Delhi potrebbe essere l’acquisto di altri rafale dalla Francia per compensare  gli avanzamenti delle forze armate dei paesi vicini.

Il programma Tejas, da questo punto di vista, è stato nefasto: troppo lento, ha impedito per quasi venti anni che l’India, nell’illusione di poter raggiungere l’autonomia strategica, acquistasse mezzi moderni all’estero, Ora si trova in grave ritardo e rischia di dover comprare i primi mezzi disponibili sul mercato.


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