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Incidenti nei mari cinesi: dopo il caso Towoomba la prossima volta si passerà alle cannonate…

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I mari intorno alla Cina stanno diventando sempre più insidiosi. Qualche settimana fa abbiamo parlato degli scontri con la marina filippina. Questa volta il cuore dello scontro è stato il mare fra Giappone e Cina continentale.

La nave della marina australiana MAS Towoomba, una fregata, stava percorrendo questo tratto di mare quando le sue eliche sono rimaste avvolte in una rete da pesca che, non si sa quanto casualmente, era stata lasciata in mare in quella zona delle acque internazionali.

La Towoomba avrebbe quindi messo in mare dei sommozzatori per liberare le reti, avvertendo le navi nei pressi della delicata operazione.

HMAS Towoomba

Il cacciatorpediniere cinese PLAN Ningbo avrebbe riconosciuto di aver ricevuto l’avvertimento della HMAS Toowoomba sull’uso dei subacquei, ma li ha comunque aggrediti fisicamente con potenti onde sonore sottomarine. Praticamente ha attivato il sonar con un’intensità e una potenza tale da far star male i subacquei, fisicamente, con queste onde a bassa frequenza.

PLA Ningbo

“Il comportamento della nave cinese non è stato il risultato di un malinteso o di una mancanza di comunicazione”, sostengono l’analista di sicurezza Markus Garlauskas e il contrammiraglio statunitense in pensione Philip Yu. “Come minimo, questo comportamento è stato poco sicuro e poco professionale secondo gli standard del diritto internazionale e delle norme e convenzioni marittime. Tuttavia, non si è trattato di un caso isolato e, considerato nel suo contesto, si è trattato quasi certamente di un’aggressione acustica intenzionale, anche se non letale, a scopo coercitivo”.

L’ex capitano della Royal Navy britannica Tom Sharpe è d’accordo: “In questo caso, o la PLAN ha fatto i conti su quanta potenza immettere in acqua alla distanza scelta per ‘ferire non uccidere’, o stava tirando a indovinare, o non aveva idea dell’effetto che avrebbe potuto avere. Lascio a voi decidere quale sia la cosa più preoccupante”, scrive per i media britannici.

L’Austrialia ha protestato con il governo cinese, ma la marina ha accusato gli australiani di mentire. A questo punto la HMAS Towwomba è passata per lo stretto di Taiwan e quindi si dirigerà verso il Mar  Cinese Meridionale per compiere delle pattuglie in quest’area in cooperazione con la Marina militare filippina.

A questo punto difficilmente gli australiani tollereranno che i cinesi sfruttino quell’area grigia del diritto internazionale come hanno fatto nell’incidente del Towoomba e sicuramente reagiranno in caso di simili comportamenti. Il rischio di un’escalation è elevatissimo.

 

 


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