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Incidenti, danni subiti e rimborsi: in barca sempre tutelati

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L’estate e le ferie di agosto rappresentano da sempre un richiamo irresistibile per tutti gli amanti del mare e della navigazione. Il piacere del salino del mare sulla pelle, del sole sul viso, di una gita fuori porta a bordo della propria imbarcazione con la famiglia o gli amici: ottimi motivi per staccare la spina dalla routine quotidiana e godersi il mare.

Non bisogna però dimenticare la sicurezza, per se stessi e per gli altri.

Il modo più facile e sicuro per godersi le vacanze in barca è affidarsi a compagnie assicurative di grande esperienza e competenza, con pacchetti assicurativi pensati per tutelare gli interessi di chi li stipula. Furto e incendio, ma non solo: anche responsabilità civile verso terzi, danni subiti, assistenza, infortuni, tutela legale per contenziosi civili.

È importante conoscere bene i diversi tipi di polizza offerti dalle grandi compagnie, soprattutto quando si salpa a bordo di un’imbarcazione: il mare – chi naviga lo sa bene – non è mai del tutto esente da rischi e pericoli, quale che sia l’esperienza del marinaio. Ad agosto temporali improvvisi e onde molto alte possono mettere in crisi le piccole imbarcazioni, causando danni, cadute in mare, collisioni o infortuni alle persone.

Allo stesso modo è importante conoscere i propri diritti in caso di danni subiti e i conseguenti indennizzi erogati dalle assicurazioni. I servizi di assistenza e di risarcimento sono frutto del lavoro di una squadra di tecnici e periti professionisti, pronti a intervenire al fianco dell’assicurato.

Per far fronte ai contenziosi legali che possono capitare ogni giorno, il mercato assicurativo ha da tempo concepito l’assicurazione tutela legale, una particolare polizza – già diffusa in altri paesi europei e che sta iniziando a far breccia anche in Italia – la quale garantisce una copertura e assistenza totale per qualsiasi tipo di vertenza, di natura civile o penale.

Anche nel comparto nautico, spinta dall’esigenza di coperture assicurative complementari alle polizze tradizionali, l’assicurazione a tutela legale sta iniziando a raccogliere consensi. È una formula che nel comparto marittimo può rivelarsi particolarmente utile, a patto di conoscerne le peculiarità, i vantaggi e i limiti.

L’articolo 173 del Codice delle Assicurazioni definisce la tutela legale come il contratto con cui l’impresa di assicurazione, in cambio del pagamento di un premio, “si obbliga a prendere carico delle spese legali e peritali o a fornire prestazioni di altra natura, occorrenti all’assicurato per la difesa dei suoi interessi in sede giudiziale, in ogni tipo di procedimento o in sede extragiudiziale”.

Nel mondo marittimo questa formula assicurativa sta iniziando a espandersi sia nel diporto che nel comparto dello shipping, intercettando anche le esigenze di operatori professionali (ingegneri, manager, periti) e del personale marittimo (direttori, comandanti, ufficiali). Al netto del grande raggio di operatività e copertura, la polizza tutela legale ha specifiche limitazioni per quanto riguarda reati dolosi o presumibilmente tali, procedimenti tributari o fatti non accidentali riguardanti, ad esempio, reati di inquinamento ambientale.

Una buona polizza di tutela legale offre maggiore tranquillità, anche in mare, e garantisce la copertura di tutte le spese che derivano da sinistri o rivendicazioni. Questa tipologia di assicurazione offre anche un altro irrinunciabile vantaggio, ovvero la possibilità di scegliere i propri consulenti: in un contesto specifico come quello marittimo è fondamentale individuare professionisti la cui competenza sia affermata e che abbiano una approfondita conoscenza del settore, per evitare di rimanere da soli e senza assistenza nel momento del sinistro.


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