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In arrivo le prime semplificazioni fiscali

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Da un’iniziativa politica congiunta di M5S e Lega la scorsa settimana la commissione Finanze della Camera ha iniziato a lavorare sulla bozza del Ddl semplificazioni fiscali (molte a costo 0).

Siamo finalmente di fronte al primo pacchetto di semplificazione degli adempimenti fiscali ed eliminazione di alcuni obsoleti e superati, pur essendo ancora tutto “work in progress” possiamo già avere delle ottime anticipazioni elencando quelle che sono le ipotesi di cui si è parlato in questi giorni.

Premetto che si tratta principalmente di adempimenti dichiarativi e comunicativi che gestisce normalmente solo gli chi si occupa a livello tecnico del settore fiscale (esempio commercialista) ma che la loro semplificazione ed abolizione interessa indirettamente tutti, in quanto la raccolta della moltitudine di dati richiesti presuppone sempre un rapporto continuativo e impegnativo in termini di tempo fra imprese e intermediari.

Elenchiamo ora le ipotesi di semplificazione che sono previste:

  • Abolizione dall’esercizio 2019 delle comunicazioni periodiche Trimestrali Iva (LIPE) reintrodotte dal precedente governo dal 2017;
  • Previsione cadenza annuale dello spesometro (per l’esercizio in corso), in quanto dal prossimo anno dovrebbe essere confermata l’abolizione prevista con l’obbligo della fatturazione elettronica fra privati;
  • Eliminazione del modello dichiarativo 770 con l’indicazione nel modello f24 del codice fiscale del contribuente che subisce la ritenuta d’acconto;
  • Proroga per l’esercizio in corso per la presentazione dei modelli delle dichiarazioni dei redditi ed Irap dall’attuale scadenza del 31/10/2018 al 31/12/2018;
  • Riduzione al minimo degli adempimenti e degli oneri amministrativi per quel che riguarda l’iva, per le procedure relative alle dichiarazioni di intento e per l’applicazione dello split Payment.

Verrebbero inoltre introdotti alcuni principi di tutela sulla base delle norme contenute nello statuto del contribuente:

  • Principio di “compensazione normativa” per l’Agenzia delle Entrate, che potrà introdurre nuovi adempimenti solo a condizione di averne prima eliminati altri;
  • Cercare in tutti in modi possibili, a differenza di quanto successo negli anni precedenti, di non rilasciare nuovi modelli di dichiarazione a ridosso delle relative scadenze fiscali, evitare di far coesistere vari modelli per dichiarazioni che potrebbero facilmente essere accorpate in una sola, estendere il campo di applicazione dell’F24 facilitando e semplificando le norme di compensazione fra tributi a debito e a credito.

Sono previste inoltre norme di diversa natura per aiutare le categorie deboli, per favorire il rientro di “cervelli” e a favore dello sviluppo economico nei piccoli comuni:

  • Riduzione al 5% dell’aliquota iva per beni e servizi volti al mantenimento di bambini fino ai 3 anni, dei disabili, degli anziani e delle persone non autosufficienti;
  • Potenziamento delle norme a favore del rientro dei “cervelli” rendendo molto meno restringenti e più accessibili i requisiti per l’accesso al regime agevolato che prevede tra l’altro una maggiore riduzione delle imposte a carico degli stessi per i primi due anni;
  • Agevolare nuove iniziative economiche ed ampliamento di quelle esistenti nei comuni fino a 20000 abitanti per i primi quattro anni.

Mi auguro che questa iniziativa legislativa soprattutto a favore delle Pmi possa essere poi anche migliorata ed ampliata positivamente dopo aver seguito l’iter parlamentare di discussione ed approvazione e che possa essere estesa anche ad altri settori.


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