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Analisi e studi

Immobiliare USA: il mercato si muove verso un pericoloso congelamento

Gli USA vedono due dati contraddittori: un calo verticale delle vendite di immobili, a fronte di un aumento dei prezzi degli stessi. Il mercato va verso il congelamento e diventa più “Sottile”, quindi più rischioso

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I dati economici dell’economia USA, settore immobiliare, stanno mostrando due tendenze contrastanti che, unite, mostrano una prospettiva pericolosa: da un lato si riducono le transazioni, dall’altro aumentano i prezzi.

Immaginate un mercato dove i prezzi continuano a salire, ma le persone smettono di comprare. È esattamente la situazione attuale degli Stati Uniti, un paradosso economico che sta generando crescente preoccupazione tra analisti e investitori. Vediamo i dati forniti da Tradineconomics sulla vendita di case nuove:

I dati parlano chiaro: le vendite di case nuove stanno registrando un calo significativo, sia su base mensile che annuale, con 128 mila case vendute in meno a ottobre rispetto a settembre. 

Questo rallentamento non è un fenomeno casuale, ma il risultato di una complessa combinazione di fattori economici. I tassi di interesse sui mutui sono aumentati, erodendo la capacità di acquisto delle famiglie. L’inflazione persistente sta riducendo il potere d’acquisto, mentre l’incertezza economica genera una diffusa cautela tra i potenziali acquirenti.

Vediamo nella seguente immagine il calo su base percentuale mensile:

Il calo mensile del -16,2 % è quello più elevato degli ultimi cinque anni, quindi qualcosa di serio sta accandendo.

Eppure, nonostante questa diminuzione della domanda, i prezzi delle case continuano inspiegabilmente a crescere. Questa dinamica crea uno squilibrio pericoloso che rischia di congelare il mercato immobiliare in un punto di stallo potenzialmente esplosivo. Ecco il relativo dato:

I venditori sono restii a ridurre i prezzi, confidando in una ripresa della domanda. Gli acquirenti, dal canto loro, si defilano di fronte a prezzi sempre più proibitivi. Si viene così a creare una situazione di stallo che può preludere a uno scenario ben più drammatico: una correzione improvvisa e rapida dei prezzi verso il basso.

Le conseguenze di un tale scenario sarebbero potenzialmente catastrofiche. Un crollo del mercato immobiliare non colpirebbe solo gli operatori del settore, ma avrebbe ripercussioni a catena sull’intera economia americana. La ricchezza delle famiglie diminuirebbe, gli investimenti nel settore delle costruzioni subirebbero una battuta d’arresto e la fiducia dei consumatori ne uscirebbe drammaticamente compromessa.

Non tutti gli esperti vedono però un collasso imminente. Alcuni sottolineano la crescita demografica e la scarsità di offerta in alcune aree del paese come possibili fattori di stabilizzazione. Tuttavia, i segnali di allarme sono troppo evidenti per essere ignorati.

Un mercato “Sottile”, quindi estremameente volatile, ma la volatilità poi alimenti debiti e lungo termine, mutui, e quindi i relativi titoli derivati. Anche questa è una bella bombetta finanziaria che Trump dovrà disinnescare, con calma.


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