Immigrazione e caso Lampedusa: Andreotti aveva previsto tutto

Quello che sta accadendo a Lampedusa, dove i flussi incontrollati di migranti ha portato a 7000 arrivi in pochi giorni in una piccola isola con soli 5000 abitanti e al collasso del sistema di accoglienza, con gravi minacce all’ordine pubblico, sta facendo il giro del mondo. Vi garantisco che dall’America agli altri Paesi europei è difficile non trovare nelle cronache la descrizione di quanto sta accadendo nella nostra isola, e il governo Meloni dà l’impressione di non essere in grado di gestire la situazione estremamente complessa.

Fidarsi dellla UE e dell’attività della Commissione nella prevenzione dei flussi migratori si è rivelato un clamoroso errore: nella migliroe delle ipotesi la Commissione non è in grado di fornire l’assistenza, finanziaria e operativia, necessaria alla Tunisia per poter fermare i flussi migratori dal sud del Meditteraneo. Nella peggiore delle ipotesi questo fallimento è organizzato e voluto per mettere in difficoltà il governo italiano, visto come avversario della UE,  e farlo saltare. Musso su Atlantico si è chiesto quanto sia necessario per far saltare il governo Meloni, se 200 o 500 mila migranti irregolari, e se non fosse l’ora di “Fare da se” e non aspettare che l’avveersaria UE faccia quaalcosa.

Il consiglio è ottimo, anche perché intanto Francia e Germania hanno dimostrato tutta la loro ostilità bloccando qualsiasi ridistribuzione dei migranti, comunque ridicola nelle dimensioni, e il “Non lasciamo sola l’Italia” per ora si è ridotto a chiacchiere e distintivo.

Eppure molti anni fa un politico con un po’ di sale in zucca, Giulio Andreotti, aveva già previsto tutto. Ascoltate le sue parole, mentre rispondeva alla critiche che venivano mosse per gli aiuti che l’Italia mandava, generosa, ai paesi del Sud Mediterraneo e Arabi:

Aspettare l’aiuto della UE è illusorio. O la Meloni si decide a fare da sola o ci troveremo con 250 mila migranti irregolari a fine anni, il tutto con un governo che aveva fatto della lotta alla migrazione irregolare il proprio cavallo di battaglia. Un disastro che il governo non può permettersi.