Economia
Il Venezuela richiama l’ambasciatore il Brasile dopo il veto all’accesso nei BRICS
Dopo il veto di Lula all’accesso del Venezuela nei BRICS Caracas richiama il proprio ambasciatore in Brasile, per protesta con la mossa di brasilia
Il ministero degli Esteri venezuelano ha dichiarato mercoledì di aver richiamato il proprio ambasciatore in Brasile per consultazioni, dopo che la settimana scorsa il governo brasiliano ha posto il veto alla richiesta del Venezuela di entrare a far parte del gruppo di economie emergenti BRICS.
La mossa del governo del presidente brasiliano di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva ha fatto infuriare il presidente socialista venezuelano Nicolas Maduro, che considera il Brasile un alleato naturale.
Il ministero degli Esteri ha dichiarato che Maduro ha ordinato di richiamare “immediatamente” l’ambasciatore Manuel Vadell per consultazioni e ha anche convocato l’incaricato d’affari del Brasile a Caracas per protestare contro il veto.
Il ministero non ha preso di mira direttamente Lula, che ha perso il vertice dei BRICS, tenutosi in Russia la scorsa settimana e durante il quale è stata discussa la candidatura del Venezuela, dopo aver subito un trauma cranico in patria.
In un comunicato ha invece attaccato il “comportamento irrazionale dei diplomatici brasiliani, che hanno contravvenuto all’approvazione degli altri membri dei BRICS adottando una politica di blocco”.
Le relazioni tra il Venezuela e diversi Paesi dell’America Latina si sono inasprite dopo le contestate elezioni del 18 luglio.
I funzionari elettorali allineati con Maduro lo hanno dichiarato vincitore del voto del 28 luglio, ma non hanno rilasciato risultati dettagliati a sostegno di tale affermazione.
L’opposizione ha invece affermato che il suo candidato Edmundo Gonzalez Urrutia ha vinto con una vittoria schiacciante, pubblicando i risultati dettagliati dei seggi elettorali.
Il Brasile non ha ancora riconosciuto la rielezione di Maduro, affermando di voler prima vedere una ripartizione dettagliata dei risultati. Molti altri Paesi latinoamericani, come Argentina e Perù, si sono uniti agli Stati Uniti nel sostenere la vittoria dell’opposizione.
A questo si accompagna la contesa per l’Essequibo con la Guyana. Il Venezuela reclama la regione ricca di petrolio, pur essedo stata assegnata più volte alla Guayana dalle corti internazionali. Il Brasile appoggia la posizione di status quo a favore della Guayana ed è contrario a qualsiais azione militare del Venezuela.
Lula era uno stretto alleato del predecessore di Maduro, il leader socialista rivoluzionario Hugo Chavez, ma ha criticato il governo di Maduro, definendolo un “regime molto sgradevole” con una “tendenza autoritaria”.
Quindi il veto brasiliano sta avendo delle conseguenze dirette nelle relaizoni fra i due paesi e mostra sempre più evidente l’isolamento di Maduro in Sud America.
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