Energia
Il Venezuela ha un problema di gas naturale
Il paese è teoricamente ricchissimo di gas, la cui estrazione però necessita investimenti, tecnologie e la non applicazione delle sanzioni USA
Seduto sulle più grandi riserve petrolifere del mondo, il Venezuela è noto soprattutto come produttore di greggio – e con molti problemi. Tuttavia, possiede anche importanti riserve di gas che non è riuscito a sviluppare appieno. Il Venezuela ha bisogno di investimenti nel gas naturale e ne ha bisogno ora.
I venezuelani voteranno per la presidenza questa domenica. Secondo Reuters, la questione della fornitura di gas sarà una delle priorità principali per gli elettori, dal momento che la produzione diminuisce e la gente ricorre alle stufe a legna.
Nel 2016, il Venezuela pompava circa 8 miliardi di metri cubi di gas naturale, sempre secondo Reuters che cita i dati della società di consulenza Gas Energy Latin America. Ora è sceso a circa 115 milioni di metri cubi, senza un’iniezione di nuovi investimenti, è improbabile che la situazione cambi. Un crollo impressionante.
Il Governo Maduro è consapevole del problema e si è impegnato a trovare un modo per aumentare la produzione di gas naturale. Questa settimana, il governo ha siglato un accordo con BP e la National Gas Company di Trinidad e Tobago per sviluppare la parte venezuelana di un giacimento offshore condiviso con Trinidad e Tobago.
Con una stima di 1.000 miliardi di metri cubi di riserve, il giacimento di Cocuina-Manakin potrebbe certamente aiutare il Venezuela ad aumentare la sua produzione, e potrebbe farlo dopo che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha concesso al progetto un’esenzione dal regime di sanzioni energetiche che Washington ha imposto a Caracas anni fa. I colloqui sul progetto sono nelle fasi finali e le aziende coinvolte sperano di ottenere il via libera prima delle elezioni di domenica, dopo che BP si è assicurata una licenza di 20 anni dalle autorità.
Un altro progetto che ha il potenziale di aumentare la produzione di gas naturale del Venezuela è il giacimento Dragon, che è un altro serbatoio che il Venezuela condivide con Trinidad e Tobago.
Alla fine dello scorso anno, il Governo di Caracas e i suoi colleghi di Trinidad e Tobago hanno firmato una licenza di 30 anni per Shell e la National Gas Company di Trinidad e Tobago per sviluppare il giacimento. Dragon contiene una stima di 4.000 miliardi di metri cubi di riserve di gas naturale.
La prima produzione dal giacimento Dragon è prevista per l’anno prossimo, al ritmo di 185 milioni di piedi cubi al giorno, che saranno pompati a Trinidad e Tobago e liquefatti. Tuttavia, questo farà poco per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas per i venezuelani, quindi il Governo sta cercando di concludere altri accordi con compagnie petrolifere internazionali.
Però secondo Reuters, ci sono dei problemi. Le sanzioni sono ovvie, anche se sembra esistere la possibilità di esenzione, che ha funzionato per i giacimenti Dragon e Cocuina-Manakin. Un altro problema è il debito insoluto che PDVSA deve ad alcune di queste aziende, che, secondo Reuters, le rende riluttanti a tornare nel Paese.
Non è necessario che le grandi aziende internazionali sviluppino le riserve di gas naturale del Paese, in gran parte non sfruttate, almeno secondo l’opposizione venezuelana. La coalizione, che sarà rappresentata da Edmundo Gonzalez alle prossime elezioni, ha proposto di aprire il settore energetico alle aziende private, comprese quelle locali.
“Nessuno produrrà gas in modo massiccio in Venezuela in queste condizioni, ma l’interesse immediato è per i progetti midstream su piccola scala”, ha detto a Reuters Antero Alvarado, analista di Gas Energy Latin America.
Il Venezuela dispone di circa 200 mila miliardi di metri cubi di gas naturale. La maggior parte di ciò che produce viene fuori con il greggio che PDVSA e i suoi partner pompano dal terreno. E i venezuelani non sono gli unici a volere un po’ di quel gas. I vicini del Venezuela e persino l’Europa sperano che il Paese aumenti la produzione, aggiungendo una fonte potenzialmente importante di gas per i mercati globali. Questo gas, liquefatto, sarebbe un’aggiuntta importantissima ai mercati internazionali dell’energia.
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