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Euro crisis

IL TRADIMENTO DELLA MOGHERINI E LA FLESSIBILITA’ RENZIANA SUI CONTI PUBBLICI (IN SALSA LETTONE)

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Una cosa giusta, da riconoscere all’attuale premier, è l’aver seguito l’esperienza BALTICA (LETTONE) di sforamento del deficit onde far riprendere l’economia e migliorare i conti pubblici.

Egli oggi, proprio a tal riguardo, sta duramente combattendo contro Juncker per difendere la flessibilità acquisita su tali conti.

In base ad accordi storici, l’Italia dovrebbe essere ad un deficit/pil 1,8% invece Renzi è più in alto e li vuol rimanere. Per tal motivo vuol difendere la seguente triplice flessibilità:

  1. 0,3% di sforamento per le riforme strutturali effettuate;
  2. 0,1% per gli investimenti infrastrutturali pubblici;
  3. 0,2% per la politica di assistenza ai profughi (tanto amati dalle multinazionali europee onde agire al ribasso sulle retribuzioni dei neoassunti).

L’esperienza Lettone (più volte trattata in queste pagine e quindi facilmente rintracciabile col titolo LETTA IL LETTONE) consentì ai baltici la riflessione che l’austerità del FMI era esageratamente distruttiva delle casse pubbliche e che era ora di farne di meno. Alleggerendo l”austerity, l’economia migliorò e con essa anche le finanze pubbliche. Ecco di seguito uno screenshot del pezzo:

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Quindi Renzi, compresa la fortissima correlazione tra austerity e PIL in recessione (che agevolerebbe alla grande le spinte nazionalistiche), ha deciso di DIFENDERE A SPADA TRATTA LA SUA FLESSIBILITA’.

Bene la flessibilità, poiché almeno respiriamo, ma sappiamo che in assenza di moneta sovrana essa rappresenta solamente un maggior problema (traducendosi in maggior debito sovrano).

Ma torniamo allo scontro Renzi-Juncker, purtroppo il SUPERUOMO che è in Matteo, l’ha portato ad attribuirsi il merito della flessibilità quando invece Juncker gli fa notare che invero è la sua organizzazione che ha delineato, concretizzato e difeso questa chance (aiutando quindi l’Italia)!

Per tale motivo, oggi forte è lo scontro tra questi due individui, con il secondo che reclama il merito della collegialità decisionale e metodi, addirittura, ANCHE CONTRARI ALLE VOLONTA’ MERKELLIANE, ed il primo che invece adotta sistemi da CONDUCATOR al fine di DEPOTENZIARE IL VOTO ANTIEUROPA delle destre e sinistre italiane, così come depotenziò il voto anticasta grillino.

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Nel fare questo, egli è stato completamente abbandonato dalla sua Mogherini, Vicepresidente della Commissione (sotto Juncker), il cui silenzio è davvero assordante!

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