Energia
Il SudAfrica non ha nessuna intenzione di rinunciare al carbone
Intervistato, il ministro dell’energia sud africano nega che ci sia qualsiasi intenzione di lasciare il carbone come principale fonte energetica per il Paese. Niente può sostituire la sua costanza
Ci si aspetterebbe che il Sud Africa, governato da un governo di sinistra, sia pronto a fare la sua transizione dal carbone al verde moolto presto. Peccato potrebbe non essere così.
Aspettarsi che il Sudafrica abbandoni rapidamente l’energia a carbone sarebbe “molto sbagliato”, ha dichiarato questa settimana a Bloomberg il Ministro dell’Energia sudafricano Gwede Mantashe.
Invece, il Sudafrica continuerà a fare affidamento sul carbone e su altri combustibili fossili, anche se le nazioni più ricche spingono il Paese verso forme di energia più verdi, perché il carbone è meno instabile dell’energia verde, ha detto Mantashe, e il Paese è già alle prese con la carenza di elettricità. Il carbone è un’energia sicura, sino a quando è disponibile, e ora ce n’è moltissimo.
“Questa convinzione che si possa abbandonare il carbone e passare alle energie rinnovabili: è un errore tecnico, molto sbagliato, non funzionerà mai”, ha detto Mantashe a Bloomberg.
L’energia a carbone del Sudafrica non è tuttavia priva di problemi. L’azienda elettrica statale, Eskom Holdings SOC Ltd, sta già lottando con le interruzioni dell’elettricità, perché le centrali elettriche a carbone del Paese non funzionano tutte 24 ore al giorno come potrebbero. I guasti e la manutenzione prolungata e improvvisata hanno messo a dura prova la produzione di energia elettrica del Paese, grazie alla sospensione del carico per 12 ore al giorno in alcuni casi. Tuttavia, l’energia a carbone avrà una lunga vita in Sudafrica, ha promesso Mantashe.
Il ministro ha riconosciuto gli errori commessi dal Paese nel suo settore energetico, citando i ritardi nella costruzione di nuovi piani energetici e un difetto di progettazione critico negli impianti attuali. “Questo è uno di quegli errori e stiamo imparando”, ha spiegato Mantashe.
Il Sudafrica è stato riluttante a saltare sul treno della transizione energetica verde per un po’ di tempo, affermando lo scorso ottobre che il Paese non aveva intenzione di ridurre le sue attività petrolifere e di gas a favore dell’energia verde, e ha persino annunciato l’intenzione di incrementare l’attività di esplorazione di petrolio e gas in futuro, nel tentativo di rafforzare la sicurezza energetica e ridurre le importazioni di energia.
Il carbone rappresenta attualmente circa l’80% del mix energetico del Paese, che è il quinto esportatore di carbone al mondo. Inoltre il paese ha una centrale nucleare l’unica in questo momento funzionante nel continente africano. La transizione verso il verde l’han fatta molti sudafricani, soprattutto benestanti, che hanno installato pannelli solari per far fronte ai continui blackout.
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