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IL SISTEMA DEL PD, PETROLIO DEMOCRATICO, CERTIFICATO DALLA COMMISSIONE AMBIENTE IN LUCANIA (di P. De Sarlo)

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Era il 7 ottobre 2013 e l’Alta Commissione Ambiente della Camera si reca in processione al Centro Oli di Viggiano, meglio noto come COVA, dell’ENI. Scopo dell’incontro era la valutazione dei sistemi di monitoraggio ambientale e delle acque di produzione per verificare l’impatto ambientale della produzione petrolifera lucana.

Apre la processione il vice presidente della commissione Tino Iannuzzi, con la Vergine (l’onorevole Salvatore Margiotta ex rutelliano di ferro poi, più opportunamente, capolista per Renzi alle elezioni per la segreteria nazionale PD e ore augusto membro della Direzione Nazionale del Partito Democratico nonché condannato per corruzione in corte d’Appello ad un anno e sei mesi nell’affare Total Gate di Corleto Perticara e quindi esperto della materia) in prima fila, poco lontano non c’era Boccadirosa bensì tante “Vergini dai candidi manti” che, come diceva D’Annunzio nell’Ifigonia Inculide son rotte di dietro ma sane davanti e quindi: Cosimo Latronico, ex FI ora fittiano, Mirko Busto, Mariastella Bianchi, Antonio Placido e il direttore generale del Ministero per lo Sviluppo Economico Franco Terlizzese.

Accompagnati dall’ENI, dalla Arpab lucana, che in tanti anni non è stata in grado di  costruire una propria rete di monitoraggio, dai sindaci dell’epoca, tutti PD, più altri capi e capetti di enti pubblici di stretta osservanza politica.

Cosa appura la Commissione? “Posso dire che tutto viene fatto con scrupolo e attenzione” afferma entusiasta alla fine della visita Cosimo Latronico mentre Terlizzese rincara la dose affermando che è “una ispezione significativa, la prima mai realizzata”.

Nel frattempo Maurizio Bolognetti, partito radicale, viene processato per aver osato affermare con carte alla mano i danni alla salute e l’incremento delle malattie tumorali a causa proprio dell’attività del COVA. L’eroica Albina Colella, docente di geologia all’Università di Basilicata, che si affanna a fare analisi sulle acque del Pertusillo, che disseta i pugliesi, e sui tanti effetti disastrosi per l’ambiente prodotti dall’ENI, viene diffidata e condannata in primo grado a nove anni di reclusione per reati, che anche se fossero stati effettivamente compiuti, sono risibili.

Giorgio Santoriello si sdraia davanti al COVA in una protesta solitaria ma efficace impedendo l’uscita degli automezzi dallo stabilimento e inizia a fare indagini su tutto il territorio lucano dimostrando per ultimo che la sabbia di Metaponto è radioattiva. Radioattività confermata alla fine anche dall’Arpab che la attribuisce a qualche vulcano (sigh!) mentre un veterinario di stretta osservanza PD pitteliana ne viene nominato capo indiscusso.

Nel 2009 io stesso, più modestamente, fondo l’associazione Pinguini Lucani con lo scopo di evidenziare la mala gestio delle risorse pubbliche lucane, dalle royalties ai fondi comunitari come testimoniato dalla pagina FB dei Pinguini Lucani,  sono ovviamente ritenuto un presuntuoso arrogante.

Fortuna che c’è Confindustria Basilicata che nomina a suo presidente tale Michele Somma, parente strettissimo, quasi figlio,  del fu Faustino ex presidente di Tecnoparco che tratta i rifiuti del centro oli. Tecnoparco da tempo è finita sotto il mirino della Procura Nazionale Antimafia.

Intanto il PD Partito Regione, che vanta record su record di indagati (da Marcello Pittella attuale governatore a Bubbico e De Filippo, ex governatori lucani e attuali sotto segretari del governo Renzi, De Filippo, per non sbagliare, è anche amico personale di Enrico Letta, fino alla allegra famigliola Robortella, che, tra una indagine e l’altra in forma congiunta con l’ex sindachessa PD di Corleto, si tramanda di padre in figlio il posto in consiglio regionale) viene definito da Pierluigi Bersani ‘un modello per tutta la Nazione’ e nomina Roberto Speranza, che oltre ad essere il garante degli equilibri faticosamente raggiunti tra Pittella  De Filippo e Bubbico è anche segretario regionale di questa meraviglia della natura che è il PD lucano, capogruppo del PD alla Camera.

Ora io mi chiedo, a proposito degli autorevoli membri della commissione ambiente in gita al centro oli di Viggiano , sono imbecilli o complici? Spero solo imbecilli perché si sa l’imbecillità è disdicevole ma non è un reato.

Pietro De Sarlo


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