Il sindaco di sinistra di New York City: “L’afflusso dei migranti distruggerà la città”. E in Italia?

Il sindaco di New York, Eric Adams, un Dem, cioè un politico di sinistra negli USA,  ha dato la sua previsione più inquietante sul destino della Grande Mela, che è alle prese con l’afflusso di oltre 110.000 migranti, molti più di quanti ne siano arrivati lo scorso anno:

“Lasciatemi dire una cosa, newyorkesi. Mai nella mia vita ho avuto un problema per il quale non vedevo una fine. Non vedo una fine a questo. Non vedo una fine a questo. Questo problema distruggerà New York City. Distruggerà New York City“, ha detto Adams mercoledì durante una riunione del municipio nell’Upper West Side. “Riceviamo 10.000 migranti al mese.”

“Avevamo un deficit di 12 miliardi di dollari che dovremo tagliare. Ogni servizio in questa città sarà influenzato. Tutti noi”, ha detto Adams. “Arriverà nei vostri quartieri. Tutti noi ne saremo colpiti. L’ho detto l’anno scorso quando ne avevamo 15.000. Te lo dico ora con 110.000. La città che sapevamo che stavamo per perdere. E siamo tutti in questa situazione insieme.”

Adams ha attribuito la colpa all’operazione del governatore repubblicano del Texas Greg Abbott che  ha inviato i migranti dal confine alle giurisdizioni autoproclamate santuari. Ma il governo federale trasferisce anche i migranti dal confine verso altre parti degli Stati Uniti regolarmente ed è il governo federale, non quello dello stato del texas, responsabile per la gestione dei migranti e il mancato controllo dei confini.

Il problema è che Adams non può lamentarsi più di tanto con il governo di Washington che ha il suo colore e che lui appoggia, per cui è molto più facile prendersela con Abbott. Il quale potrebbe fare le stesse fosche previsioni sul futuro del proprio stato, senza i trasferimenti dei migranti altrove.

In Italia sono giunti, senza nessun controllo, 100 mila migranti nei primi otto mesi del 2023, e il flusso non sembra arrestarsi. Però da noi sembra quasi vietato lamentarsi, e i media fanno tranquillamente finta di nulla, né è possibile parlare  seriamente di respingimenti. Però, non essendo di sinistra, non si può parlare di distruzione dell’Italia.

Non siamo a New York.