Energia
Il ritorno sul mercato della Libia fa crescere la produzione energetica dell’OPEC
Grazie alla produzione Libica l’OPEC aumenta il proprio output, ma Iraq e Iran riducono la loro produzione. Comunque il petrolio è abbondante.
La produzione di petrolio dell’OPEC è rimbalzata dai minimi di quest’anno grazie alla Libia che ha risolto, anche se temporaneamente, una crisi politica sul controllo della Banca Centrale, secondo quanto riportato da Reuters.
La produzione libica si è ripresa completamente dopo che il governo orientale del Paese e la National Oil Corp (NOC) di Tripoli hanno annunciato la scorsa settimana la riapertura di tutti i giacimenti e dei terminali di esportazione. La Libia stava pompando circa 1,2 milioni di barili di greggio al giorno prima che la produzione nei giacimenti di Sharara, El Feel ed Essider fosse interrotta a fine agosto.
Secondo la società di analisi petrolifera Kpler, citata da Reuters, a settembre le esportazioni libiche di greggio hanno raggiunto una media di 460.000 bpd. Secondo un sondaggio Reuters, la produzione OPEC si è attestata a 26,33 milioni di barili al giorno in ottobre, con un aumento di 195.000 bpd rispetto a settembre.
L’OPEC ha pompato ~46.000 bpd in più rispetto all’obiettivo implicito per i nove membri coperti da accordi di taglio dell’offerta, con il Gabon che ha superato il suo obiettivo della quantità maggiore.
Nel frattempo, l’indagine Reuters ha rilevato che anche il Venezuela ha aumentato l’output di greggio, con una produzione di 860.000 bpd in ottobre, il livello più alto degli ultimi quattro anni. Sia la Libia che il Venezuela sono esenti dagli accordi di taglio della produzione OPEC+, il tutto nonostante le sanzioni USA.
Tuttavia, l’Iraq e l’Iran hanno registrato cali considerevoli delle esportazioni, contribuendo a compensare parte dell’aumento di Libia e Venezuela. Secondo la Reuters, l’Iraq ha ridotto la produzione a 3,98 milioni di bpd a causa di un calo della produzione nel nord dell’Iraq e di un minore consumo interno.
A sostenere ulteriormente i prezzi del petrolio è stata la decisione dell’OPEC+ di ritardare gli aumenti di produzione. Il Segretario Generale dell’OPEC, Haitham Al Ghais, ha difeso la decisione dell’OPEC+ di ritardare l’aumento della produzione, affermando: “Non si tratta di nulla di insolito che non faccia parte, diciamo, del modus operandi dell’OPEC+ da quando è in vigore il nostro accordo”. Al Ghais ha anche respinto le preoccupazioni sulla domanda di petrolio, affermando che c’è “troppa tristezza e pessimismo in termini di prospettive della domanda da parte di alcuni angoli del mercato”.
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