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Il ritorno alla geopolitica della Germania dalla seconda guerra mondiale: l’Ucraina, gli interessi tedeschi ed il pasticcio dell’amministrazione USA

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Stiamo seguendo tutti lo showdown in Ucraina. Non che l’evento fosse inatteso, anzi: la Russia non può – e geopoliticamente parlando non deve – permettere ingerenze nella propria sfera di influenza, anche in merito alla propria sicurezza nazionale. Ma, con un occhio agli interessi nazionali italiani, cosa può succedere dopo, quali saranno le conseguenze per gli interessi del nostro Paese? Per inciso, mi sono dimenticato da tempo l’interesse europeo, almeno da quando ho capito che la Germania ha iniziato a confondere i propri interessi con quelli dei periferici, a vantaggio teutonico s’intende.

Prima di tutto una premessa: il governo ucraino di Ianucovich fu riconosciuto come legittimo dalla stessa UE, essendo la corretta rappresentazione della maggioranza votante del Paese, o almeno così si diceva fino a poco tempo fa. Quindi a buon titolo si può affermare che i moti separatisti vadano contro l’ordine costituito nell’ex paese dell’URSS. Quello che preoccupa è piuttosto quella sorta di santa alleanza Europa USA nell’affermare il contrario. Mettiamola così: la “strana” santa alleanza sembra avallare metodi semi fascisti di ingerenza in altri Paese per quanto riguarda la funzione di governi democraticamente eletti. E qui arriviamo al punto: l’Italia entrando nell’Euro ha permesso un enorme trasferimento di competitività a favore del gigante teutonico, vantaggio che oggi il governo tedesco sta utilizzando in modo tanto cinico quanto utilitaristico, a proprio vantaggio, incredibilmente negando il solidarismo europeo dei padri fondatori e fin anche andando contro i basilari principi di non ingerenza nei governi altrui in nome dei propri interessi economici (ricordate il fido Olli Rehn che ci dice a nome dell’Europa tedesca cosa Padoan DEVE fare?).

Per essere più esplicito, chi scrive ritiene che l’Europa stia andando contro i principi solidaristici del Trattato di Roma. Gli USA, paladini di una supposta democrazia, molto arrugginiti da una crisi economica interna fatta di debito pubblico e privato talmente smisurati che implicheranno inevitabilmente soluzioni non completamente pacifiche là da venire (leggasi, per pagare tutto il proprio debito accumulato il livello e la qualità della vita, benessere incluso, dei propri concittadini dovrà essere messo in forte discussione) stanno avallando i comportamenti egemonici tedeschi in Europa: questo è probabilmente dovuto nella miopia di vedere nella Germania l’unico baluardo contro lo strapotere dell’avversario USA di sempre, la ricchissima Russia, paese che oltre ad avere tutte le materie prime che possano venire alla mente, oltre ad averle in località prossime a dove c’è la vera domanda mondiale dei nostri tempi – la Cina – ha anche un altro micidiale asset in grado di deragliare lo status di dominatore globale non solo economico ma anche sociale degli States, ossia la quasi totale assenza di debito, sia finanziario che di sicurezza sociale a termine – leggasi pensioni -! Ed ecco la genesi della santa alleanza tra USA Germania, che come conseguenza ha che i periferici sono diventati e diverranno sempre più carne da macello economico, terreno di conquista da cui assorbire gli assets disponibili (risparmio delle famiglie, aziende da privatizzare ecc.) in nome della perpetrazione del benessere “superiore”.

Dunque l’ipotetica guerra in Ucraina metterà certamente in evidenza prima o poi i metodi su cui si basa l’ingerenza di paesi terzi in affari altrui, e fin anche i metodi utilizzati. E questo in un contesto in cui, ammesso e non concesso che ci siano ucraini disposti a combattere per questa Europa non solidaristica, certamente non ci sono europei disposti a combattere per l’Ucraina contro una potenza nucleare.

Dico di più, ho fatto un paio di giorni di sci in Italia ospite di amici: è stato impressionante notare, come sottolineato dagli operatori turistici del luogo, come il turismo che stava salvando la stagione era quello straniero, russo in particolare. Dunque, l’Italia turistica, quella che la Germania dice debba essere il futuro del Belpaese, non può prescindere dal turismo russo, oggi. Ora, visto che la stupidità italica nel fare i propri interessi in tempo di pace sembra senza limiti, saremo in grado di comprendere che non è nellinteresse nazionale andare contro la Russia per altro in un gioco che non ci appartiene? La Germania tedesca ancora ricorda il Caucaso, Stalingrado: era il passaggio obbligato per arrivare agli immensi giacimenti petroliferi azeri, al tempo i più produttivi del mondo. Visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio, oggi i dipendenti di Frau Merkel, i propri cittadini che al contrario degli italiani ben capiscono le implicazioni economiche a proprio vantaggio di qualsiasi azione anche politica del proprio moderno Fuhrer (che voleva dire colui che guida, senza confondere il riferimento con ipotetiche risorgenze naziste), stanno pienamente a supportare una propria gestione dell’ipotetico vulnus democratico in Ucraina – che vulnus non è – ma per fini che non sono precisamente il bene del paese in oggetto.

Per l’Italia il vantaggio di questa scomoda situazione, se gli italiani saranno non completamente scemi, è di poter finalmente comprendere – avendo davanti agli occhi – che gli interessi italiani vanno ancora una volta in direzione differente rispetto a quelli europei, ancora una volta la Germania sta giocando la propria partita. Un’altra considerazione, più tecnica (direi anche constatazione), è che sembra ormai evidente che ogni qualvolta ci sia un sovvertimento dell’ordine costituito nei paesi occidentali questo passi dall’”apparizione” se non pubblicazione di dossier ed intercettazioni, scandali su donne ed affari non dichiarati, con il forte dubbio che quelle apparecchiature comparse sulle ambasciate americane di mezzo mondo servissero anche per dragare l’etere e far venire a galla scomode verità quando necessario. Successe in Italia con mani pulite, altri tempi ma tempismo perfetto, successe con vari scandali mai ben spiegati del Belpaese, ad esempio le affermazioni di consorte su Unipol non apparivano in nessuna trascrizione/intercettazione della magistratura, sono abbondanti nell’affare della caduta di Berlusconi del 2011, sempre fatte filtrare alla stampa non si sa da chi. Ma sono gli stessi metodi rilevabili in molti paesi in un contesto di scomodità del governo del momento, come non ricordare l’esempio della Turchia di Erdogan con i vari scandali economici finiti sulla stampa a cavallo della crisi siriana. Forse questo fa meglio capire il perché della furia della cancelliera quando seppe di essere stata stata intercettata dall’NSA, magari la prossima a cadere sarà lei, una volta diventata scomoda… Lo stesso metodo sopra citato ma applicato in paesi emergenti è invece passato per le rivoluzioni via Twitter in nord Africa, rivoluzioni che per inciso hanno “miracolosamente” risparmiato l’Algeria, alleata francese depositaria di enormi interessi dell’alleato USA d’oltralpe, ossia l’utilizzazione degli stessi strumenti che Edward Snowden ci ha detto essere controllati e perché no pilotati se non manipolati dall’NSA (ho sudato freddo quando ho scoperto note di investment managers che mettevano in dubbio acquisti di azioni Cisco, il produttore dei router dove passano tutte le informazioni in entrata ed in uscita dai nostri computer, in quanto in molti paesi tra cui la Germania si era diffuso il disagio di sapere che tali router potevano lasciare aperte backdoors nei propri sistemi ad uso e consumo dell’NSA, vero o falso che fosse tale disagio lo scoop dello Spiegel mi ha lasciato veramente di sasso).

Notizia dell’ultima ora è che l’amministrazione USA vorrebbe escludere la Russia dal G8, congelarne i possedimenti all’estero e bloccarne i commerci (principalmente di materie prime). Follia pura, anche i repubblicani USA protestano. Mi domando cosa succederebbe ai vasti possedimenti esteri in Russia… Insomma, la presente amministrazione americana doveva risolvere i problemi economici post crisi sub prime, per fare questo ha inondato il mondo di carta (dollari) con il risultato che i valori reali sono diventati altamente incerti se espressi in inflazionatissimi dollari (se si raddoppiamo i dollari in circolazione, essi finiscono per valere la metà in termini reali): con tutto questo l’economia il colosso d’oltreoceano stenta a decollare, non è che gli USA stanno giocando l’ultima carta rimasta, una fiammata inflattiva da shock di offerta di materie prime? Se così fosse, stanno giocando anche sulla nostra pelle… E questo spiegherebbe l’interesse degli scorsi anni per una destabilizzazione a macchia di leopardo su vari scacchieri geopolitici mondiali, con il comune denominatore energetico (nordafrica, Siria etc.)..

Per l’Italia, al di fuori di una possibile crisi del gas – ma col caldo che fa e con la domanda così bassa non dovrebbero esserci problemi quest’anno – ci sono più opportunità che rischi. Secondo le aspettative USA, Frau Merkel dovrà mantenere una posizione rigida sull’Ucraina e questo potrà incrinare i rapporti con Putin. O, alternativamente e più probabilmente, il sodalizio storico tra i due russo parlanti Vladimir e Angela, contigui fino dai tempi in cui il colonnello Putin era capo del KGB dell’area di Dresda e Angela responsabile agitazione e propaganda del partito comunista della DDR, entrambi a riporto di Markus Wolf capo della Stasi, non avvicineranno le proprie posizioni magari in presenza di un eventuale scambio di favori, ad esempio, la rinegoziazione dei contratti lungo termine di gas tra le mal messe utilities tedesche e Gazprom. E magari emergerà il primo vero disaccordo con l’amministrazione Obama. Il periodo che viviamo e che ci apprestiamo a vivere temo sarà una riedizione del secolo breve, temo davvero, in cui la decadenza del dominus attuale, decadenza lenta e progressiva [dovuta a sue innegabili colpe anche per il tramite dei tradimenti di partners storici], passerà per una miriade di conflitti regionali, mica gli USA possono impoverirsi mentri i propri partners continuano a fare una vita decente….

Che peccato, che delusione l’America di Obama! Ha distrutto il sogno delle genti del mondo che gli USA avessero un interesse super partes finalizzato alla libertà ed alla democrazia dei propri fedeli alleati, invece abbandonati al primo disagio per propri interessi, solo economici per altro (e non di sopravvivenza). O meglio, devo ammettere che ho troppa stima per gli States: bisognerebbe dire che errori ha fatto l’amministreazione democratica di Obama, ha tradito i propri alleati storici. Nel confronto con la volpe russa il rischio di Obama è di rimanere solo, Francia ed UK da un parte (quelli che non necessitano direttamente del gas russo) e Germania certamente dall’altra, l’Italia banderuola. Tenete da conto la candela che la processione è lunga….

Mitt Dolcino


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