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Il riarmo tedesco? “Un fallimento costoso”. Il caso Pistorius e il disastro digitale (con furgoni VW)

Il piano di riarmo della Germania è un disastro? Un’inchiesta rivela il fallimento del sistema digitale D-LBO. Test interrotti, radio “non idonee alla guerra” e persino furgoni VW usati come supporto: la verità nascosta al Ministro Pistorius.

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Boris Pistorius (SPD), il ministro della Difesa tedesco, gode ancora di indici di popolarità invidiabili. Appena insediato, nel febbraio 2023, aveva tuonato contro le inefficienze del suo ministero, definendo l’organigramma esistente come qualcosa che “non ha molto a che vedere con un organigramma”. Prometteva “strutture chiare”, perché “non c’è niente di peggio che non sapere chi è responsabile”.

Il suo obiettivo, in linea con la Zeitenwende (la “svolta epocale” dei tempi di Scholz, ma portata avanti anche da Merz), era rendere la Bundeswehr “pronta alla guerra” (un termine che ama usare, kriegstüchtig) entro il 2029, data in cui, secondo l’intelligence, la Russia potrebbe essere pronta ad attaccare la NATO. Il perché resta fra i misteri della politica tedesca.

Due anni e mezzo e due riforme ministeriali dopo, la situazione, secondo un’inchiesta esplosiva di WELT AM SONNTAG, è un disastro gestito con un’ottima strategia di comunicazione. Il ministro che doveva portare efficienza ha prodotto più burocrazia (262 elementi organizzativi riassegnati) e una struttura dirigenziale dove le competenze militari sono secondarie. L’Ispettore Generale Carsten Breuer, il militare più alto in grado, si ritrova con meno poteri di un sottosegretario di Stato, e per fortuna che nussun nemico minaccia la Germania.

Nonostante la facciata di efficienza, i problemi reali si accumulano, e vengono sistematicamente nascosti per non danneggiare l’immagine del ministro “macho” della SPD.

La dura realtà dietro la propaganda

Pistorius afferma di aver creato una “chiara struttura di comando” per “agire in modo più rapido ed efficace”. I fatti, però, raccontano un’altra storia. Dopo un anno di lavoro, il ministero ha mandato all’aria la nuova legge sul servizio militare, costringendo il parlamento a intervenire pesantemente.

Ma i problemi più gravi sono sul campo. Ecco un breve riepilogo della situazione attuale della Bundeswehr sotto la gestione Pistorius:

  • Prontezza Operativa: Nelle forze terrestri, la prontezza operativa materiale è crollata a meno del 40%.
  • Progetti Chiave: Grandi progetti di armamento, come la fregata 126 o il sistema di difesa aerea Skyranger, subiscono ritardi significativi.
  • Logistica: Continuano a mancare pezzi di ricambio e munizioni.

Il ministero, in compenso, eccelle nel presentare Pistorius come un “energico detentore del potere di comando”. I problemi che potrebbero scalfire questa immagine vengono semplicemente minimizzati o nascosti.

KF41 Skyranger un mezzo della famiglia dei corazzati KF, perfetto contro i droni, peccato che non esista….

Il caso D-LBO: il disastro digitale

L’esempio più calzante di questo fallimento gestionale è il progetto “Digitalizzazione delle operazioni terrestri”, noto con l’acronimo D-LBO.

Non si tratta banalmente di sostituire vecchie radio analogiche. Il D-LBO dovrebbe essere il sistema nervoso digitale della truppa: un sistema di comando e informazione che collega in tempo reale soldati, veicoli e posti di comando in modo sicuro, veloce e affidabile. Senza questo sistema, avverte lo stesso ministero, le forze terrestri non potrebbero “sopravvivere in combattimenti ad alto livello tecnologico”, le loro comunicazioni sarebbero o facilmente disturbabili, o, tanto peggio, non presenti.  L’esercito italiano già implementa queste comunicazioni con il sistema Forza-NEC.

L’urgenza è massima. Questo sistema è fondamentale per la cosiddetta “Divisione 2025”, un contingente di oltre 20.000 soldati e 10.000 veicoli promesso alla NATO come pronto al combattimento entro il 2027 (già in ritardo di due anni). Questa divisione fornisce già la brigata corazzata 37, nota come Forward Land Force (FLF).

In teoria, la FLF dovrebbe essere trasferibile sul fianco orientale della NATO e pronta a combattere in dieci giorni. A causa dei ritardi nella conversione digitale, il periodo di attivazione è già stato esteso a 30 giorni. I tedeschi chiederanno, eventualmente, ai russi di aspettare gli altri 20 giorni.

L’obiettivo intermedio era equipaggiare 433 veicoli entro fine 2025, per iniziare l’installazione su larga scala nel 2026. Questo obiettivo è già saltato.

Il test fallito e i furgoni VW

A fine maggio 2025, un test sul campo della tecnologia D-LBO presso il campo di addestramento di Munster è stato bruscamente interrotto. Un rapporto sui risultati ha evidenziato problemi catastrofici. In sintesi: il consorzio di produttori (tra cui Rohde & Schwarz) non ha rispettato le prestazioni concordate contrattualmente e il software radio era, semplicemente, inutilizzabile.

Quando la stampa (inclusi Spiegel e WELT) ne ha parlato a settembre-ottobre, il ministero ha minimizzato. Hanno riferito a Pistorius che il progetto “procedeva secondo i piani” fino al 24 settembre, giorno in cui sarebbero emersi “per la prima volta possibili problemi”.

Ma WELT AM SONNTAG ha visionato una dozzina di documenti segreti che provano il contrario. Questa narrativa è una “strategia di comunicazione interna, rivolta al Parlamento e all’opinione pubblica”, decisa in una tavola rotonda già il 10 giugno, con l’obiettivo esplicito di “evitare di danneggiare l’immagine della Bundeswehr”.

I rapporti interni, non edulcorati per il ministro, dicevano cose ben diverse:

  • L’Ufficio per lo sviluppo dell’esercito aveva bollato le radio digitali come “non idonee alla guerra”.
  • Le carenze erano così gravi che ne era “attualmente vietato l’uso da parte delle truppe”.
  • L’installazione delle chiavi crittografiche era troppo complicata.
  • La preparazione per la gestione delle frequenze richiedeva 40 giorni (in caso di emergenza è necessario un solo giorno).
  • L’intero sistema era “soggetto a errori umani”. In bocca al lupo ai soldati!

Il dettaglio più grottesco, che suona quasi come una barzelletta se non fosse tragico, riguarda i test di maggio. Per far funzionare il sistema (che impiegava comunque due ore per avviarsi in condizioni di laboratorio), è stata necessaria una “soluzione provvisoria”: furgoni VW in colori mimetici, chiamati Widder, come veicoli di supporto tecnico per le truppe.

Come nota ironicamente il rapporto, “far viaggiare un furgone VW in un gruppo di combattimento sotto il fuoco nemico non è proprio una buona idea”. No proprio no.

I potenti furgoni VW della Bundeswehr

La politica del “compromesso” (ovvero, del rinvio)

Di fronte al disastro, la tavola rotonda del 10 giugno ha discusso le opzioni. Rinviare tutto? Impossibile. Avrebbe significato ammettere il fallimento e dare all’industria (con cui i contratti erano stati negoziati male) la possibilità di chiedere più soldi per far funzionare un sistema che non funziona.

Si è quindi optato per un “compromesso”: continuare l’installazione in serie, ma con una soluzione mista (digitale e analogica). Questo significa, come ammesso nei documenti, accettare una “riduzione temporanea della prontezza operativa”, anche per la brigata FLF promessa alla NATO. L’obiettivo attuale è solo avere un sistema stabile “per l’addestramento e le esercitazioni”. Idoneità alla guerra? Se ne riparlerà, russi permettendo…

La timeline è una farsa. La nuova versione completa del software Rohde & Schwarz non è prevista prima di marzo 2026. L’obiettivo dei 433 veicoli entro fine anno è irraggiungibile: a inizio settembre ne erano stati convertiti solo 41, ma con lo “0%” di autorizzazioni all’esercizio. Gli esperti stimano che a fine dicembre ci saranno circa 200 veicoli con radio installate, ma non operative.

Le radio D-LBO tedesche

Chi è responsabile?

E Pistorius? Il ministro sapeva? Nonostante le smentite del ministero, il deputato dei Verdi Sebastian Schäfer ha dichiarato di aver parlato personalmente con Pistorius dei problemi del D-LBO il 28 luglio e il 4 settembre. La risposta del ministro? “Evidentemente si è puntato sul metodo ‘chiudere gli occhi e andare avanti’”.

L’Ispettore Generale Breuer, responsabile della prontezza operativa, per tutta l’estate non ha ritenuto necessario indagare sulla questione. “Ha nascosto la testa sotto la sabbia”, commenta un alto funzionario.

Pistorius aveva promesso “strutture chiare” per sapere chi fosse responsabile. Alla domanda su chi sia responsabile del D-LBO, il ministero offre una risposta che è l’emblema del caos burocratico: il capo dipartimento Vetter, l’ufficio acquisti, l’ispettore generale, gli ispettori delle forze armate e un “team di progetto integrato”. In pratica, tutti, quindi, nella migliore tradizione germanica,  nessuno.

La Zeitenwende, con le sue risorse finanziarie illimitate per il riarmo, sta producendo un risultato chiaro, ma non quello sperato. Come sintetizza un funzionario: “Un fallimento tradotto in denaro”, cioè costoso.

Domande e Risposte

1. Perché questo progetto di digitalizzazione (D-LBO) è così cruciale per la Germania e la NATO?

Il D-LBO è fondamentale perché rappresenta il sistema nervoso digitale dell’esercito moderno. È progettato per collegare soldati, veicoli e comandi in tempo reale, permettendo una risposta rapida e coordinata sul campo di battaglia. Senza di esso, un esercito non può sopravvivere a combattimenti tecnologicamente avanzati. Il suo fallimento mette a rischio la “Divisione 2025”, un impegno chiave della Germania verso la NATO per la difesa del fianco orientale, riducendo drasticamente la prontezza operativa (il tempo di dispiegamento è già passato da 10 a 30 giorni) e l’efficacia delle truppe tedesche in caso di conflitto.

2. Il Ministro Pistorius è direttamente responsabile o è stato ingannato dai suoi collaboratori?

L’articolo suggerisce una combinazione di fattori. Da un lato, documenti interni dimostrano che è stata messa in atto una “strategia di comunicazione” per nascondere i problemi al pubblico e, forse, al ministro stesso (che sarebbe stato informato di “possibili problemi” solo a settembre). Dall’altro, un deputato dei Verdi afferma di aver informato personalmente Pistorius dei problemi già a luglio e settembre, suggerendo che il ministro abbia preferito “chiudere gli occhi”. Inoltre, la sua riforma burocratica ha creato una struttura di comando confusa dove la responsabilità del fallimento è diluita tra molti uffici.

3. Cosa rappresenta l’esempio dei furgoni VW “mimetici”?

L’esempio dei furgoni VW (nome in codice “Widder”) è il simbolo dell’assurdità e del fallimento pratico del progetto. Questi furgoni civili sono stati usati come “supporto tecnico” di emergenza durante i test per far funzionare un sistema radio militare avanzato, che peraltro si svolgeva in condizioni di laboratorio e non sul campo. Dimostra che il sistema D-LBO non solo non è pronto per la guerra, ma non è nemmeno lontanamente autonomo o robusto. La nota ironica che “un furgone VW non se la cava bene sotto il fuoco nemico” evidenzia il divario tragicomico tra gli obiettivi (prontezza alla guerra) e la realtà (soluzioni provvisorie e inadatte).

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