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Il Renzi e l’8

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É trascorsa una settimana dalle elezioni europee e una riflessione ex post é davvero d’obbligo.
Il primo punto é relativo all’affluenza alle urne: ha votato il 58.6% degli elettori aventi diritto; poco più di uno su due. Quindi possiamo affermare che una metà degli italiani sia fortemente disillusa, o meglio, stanca e scoraggiata dall’attuale classe politica. Quasi uno su due (41,8%) di chi ha votato é con Renzi.
In questi giorni ho sostenuto un corso su leadership e comunicazione e, uno degli aspetti centrali, é stata la tematica di come effettuare una comunicazione efficace; tra i casi studio proprio il caro Renzi. C’é chi sostiene che si sia comprato gli italiani con 80 Euro e, in effetti, non é molto lontano dalla realtà. Perché proprio 80 euro e non 70, 90 o 110? Gli esperti di comunicazione sostengo che 8 sia il numero che più facilmente colpisce la mente umana in senso positivo. 1 fornisce un’idea di pochezza e scarsità, 9 é troppo vicino alla decina successiva, in alcuni casi alla “perfezione”, e quindi é visto come una sorta di “super cazzola”. Quando American Airlines mostrò a una conferenza la sua percentuale di incidenti (0,0007%), la reazione della platea fu “cavolo, é alta!”. Ad una conferenza successiva decisero di esporre il dato arrotondando per eccesso e quindi 0,001%; la reazione della platea fu “complimenti, molto bassa!”. Eppure arrotondarono per eccesso…
Tornando a Renzi, se ben pensate, nelle sue prime conferenze parlò di un bonus annuo di 1.000 Euro. Qualcuno di voi se lo ricorda? Forse no. Perché Renzi commise due errori fondamentali: l’espressione numerica del bonus e il time frame. Mille contiene il numero 1 che nella scala da uno a 10 rappresenta il valore più basso. Un anno é un unità di tempo lunga, quasi incerta, che porta l’italiano a pensare “Sì, va bene… Forse vedrò i soldi a fine anno. Cosa me ne faccio? Io devo vivere e mangiare tutti i mesi prima. Se nessuno mi aiuta, come tiro a campare? E poi chissà tra un anno che fine farò”. 80 Euro ogni mese rappresentano un valore “alto” e costante. Ti riconosco 80 euro al mese é un fatto certo, inequivocabile, e con i fatti si vince. Una mossa geniale.
Passiamo ora alla presa del potere che avvenne il 22 Febbraio. Abbiamo visto Renzi all’opera per circa 3 mesi; troppo poco per giudicarlo ma abbastanza per fare comunque qualcosa che potesse instillare speranza. Nessuno ci ha chiesto di cambiare premier e l’Europa, che ha in mano la nostra sovranità nazionale, non aveva fornito segnali contrari a Letta. Renzi prese il potere dopo un lungo “tira e molla” con il predecessore. Fino a poche settimane prima il buon Matteo lanciava proclami di stabilità del tipo “Enrico non é in discussione e continuerà a essere il nostro premier”. Tutti sappiamo com’ é andata a finire. A voler ben guardare, Renzi si é comportato da vero traditore. Eppure l’italiano medio si fida di lui. Se riassumessimo in una frase il suo programma, potremmo dire: l’Euro e l’Europa sono due certezze positive intoccabili. Dobbiamo solo rivedere il nostro peso all’interno dell’Unione, cercando di convincere i cari amici tedeschi che abbiamo bisogno di crescere e che devono allentare un po’ i freni. Il nostro peso specifico deve aumentare. Bene, cosa è cambiato rispetto ai suoi predecessori, ad esempio il tanto vituperato Monti? Facciamo un tuffo nel recente passato e torniamo a fine Giugno 2012: l’Italia si giocava la semifinale degli europei con la Germania e Monti volò a Bruxelles per un importante summit europeo. Sui giornali passò la farsa che l’asse Monti-Hollande-Rajoy si impose sulla Merkel, facendo approvare lo scudo anti spread e delle misure a favore della crescita (in realtà siglò il nostro commissariamento). L’Italia del calcio vinse sulla Germania e sui giornali campeggiava il fotomontaggio di Balotelli a petto nudo con la faccia di Monti che, dopo il goal, mostrava i muscoli a mamma Merkel.
Cosa é cambiato nelle linee guida sommarie tra Monti e Renzi? Nulla. Eppure i risultati elettorali dicono: Renzi 41,8% e Scelta Europea (lista Monti) 0,71%.
Sono proprio curioso di vedere come Renzi imporrà a mamma Merkel la propria linea di stop all’austerity, considerando che in Germania il secondo small talk é l’indice dei prezzi al consumo. Cioè, quando gli italiani si incontrano al bar, i primi due argomenti sono in ordine: meteo e calcio. Per i tedeschi l’ordine é: meteo e indice dei prezzi al consumo. Pensate a una conversazione tra due uomini germanici che si incontrano di fronte a un boccale di birra e si dicono: “Ciao, per domani danno sole pieno! Oh, hai visto che il pane é aumentato di 10 cent al kg?” Sono stati talmente scottati dal post repubblica di Weimar che, ancora oggi, parlare di inflazione é un tabù insormontabile.
Ma l’italiano medio é talmente ridotto male che ha bisogno di sognare e vede qualsiasi cambiamento come qualcosa di eccezionale. Considerate che solitamente il cambiamento spaventa e genera reticenza. Renzi é visto come l’Homo Novus quando in realtà non lo é. Ha talmente fatto breccia, che ora tanti elettori del Pd sono in brodo di giuggiole perché finalmente hanno vinto e la destra berlusconiana é sconfitta; Milan 1- Inter 0. Non importa che alle scorse primarie del Pd Renzi sia stato ampiamente sconfitto da Bersani, semplicemente perché era troppo di destra per appartenere al partito; lui é addirittura andato a cena ad Arcore! Milan 1- Inter 0, la metá buona sente di aver finalmente vinto e festeggia. Nel frattempo tutti tutti i detrattori interni allo stesso Pd sono confinati all’angolo in silenzio. Onore al merito: Renzi si sta dimostrando un mago. I vari aumenti di aliquota sulle rendite finanziarie (dal 20% al 26%) o tutte le discussioni su dove trovare le coperture per finanziare il progetto “80 Euro” sono finiti in secondo piano.
Come ho detto, l’italiano é talmente disperato e scevro di conoscenze che trova la speranza per andare avanti nel sogno. L’economia é una scienza troppo pragmatica e schematica per i sognatori. E poi tutto sommato all’italiano non interessa, perché lui ha altri “hobby” e discutere di temi economici, ma vitali per il suo futuro, é tutto sommato una “rottura di palle”. Se avessimo un briciolo di cultura in più e una consapevolezza maggiore della realtà in cui stiamo vivendo, forse un sano dibattito su Euro e Europa nascerebbe. Persino i Germania, che sta godendo dei benefici maggiori, ne parlano.
Niente, i giornali inondano il lettore di parole come “spread” e “stabilità” e questi continua a credere ad una “realtà” virtuale che non corrisponde al vero. Vuole sognare. Nemmeno si é posto il problema di come possa essere stabile e credibile, quindi premiato in termini di spread, un Paese che forse crescerà artificiosamente dell’ 1% in termini di Pil grazie a droga, prostituzione e attività illegali, che ora é legittimato ad ascrivere nella sua contabilità pubblica.
Ti offro 80 Euro in più in busta paga, quindi ti legittimo a sognare un domani migliore. Ma il domani non sarà migliore, semplicemente perché questi 80 Euro te li andrò a togliere in silenzio. Oggi il tema caldo é il rincaro della tassa sulla casa fino ad un 60% rispetto al 2012 (anno record in questo senso).
La luna di miele con Renzi é finita proprio domenica scorsa e oggi comincia il matrimonio. Ho davvero la convinzione che l’italiano possa divorziare presto. E poi giù ancora a sognare una nuova amante, senza però che la sua vita migliori, finché lui stesso non sia migliore e trovi una moglie alla sua altezza; nella speranza che non si chiami Euro.
Ma ora non é il tempo di temi macroeconomici che affronterò in altri articoli. E poi, non tutti hanno l’hobby dell’economia e nemmeno hanno l’interesse a capire perché la loro moglie Euro abbia un peso talmente elevato da schiacciarli. É tempo di sognare. Chiudete gli occhi…. 80 Euro, Europa voto 8, l’Italia é nel G8 tra gli 8 grandi della terra, donate l’8 per mille, tra 8 mesi saremo sicuramente migliori… Persino Repubblica del 26 Maggio titolava “l,effetto Renzi vale 1,8 Mld di risparmio sugli interessi da emissione di titoli di stato”. 8, 8 ,8 ……shhhh


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