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Il Regno Unito riavvia tutte le centrali a carbone, ma non basta per la sicurezza energetica

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Secondo un rapporto dei consulenti Lane, Clark & Peacock, anche se il Regno Unito ha messo in funzione ulteriori impianti di produzione di energia elettrica a carbone per superare l’inverno, potrebbe comunque andare incontro a carenze energetiche.

Anche se il Regno Unito aumentasse l’uso del carbone, il Paese potrebbe comunque avere 10 ore in cui l’energia fornita non è in grado di soddisfare la domanda. Di conseguenza, l’operatore di rete potrebbe essere costretto a tagliare la corrente ad alcune utenze ad alta intensità energetica.

Si prevede che i prezzi del gas e dell’energia elettrica saranno “eccezionalmente alti” quest’inverno nel Regno Unito.

All’inizio della settimana, il Primo Ministro britannico Liz Truss aveva promesso che il Regno Unito non avrebbe razionato l’energia e non avrebbe incoraggiato i suoi cittadini a consumare meno energia come altri Paesi europei. Truss è ancora fermamente intenzionata a opporsi alla Russia e a sopportare i conseguenti prezzi elevati dell’elettricità.

LCP ha esaminato una “simulazione pessimistica” che prevedeva l’assenza di importazioni da interconnettori, dato che le interruzioni delle centrali nucleari francesi e i bassi livelli di energia idroelettrica della Norvegia riducono l’offerta durante i giorni di picco del freddo. In questo scenario, potrebbero esserci 29 ore in cui la domanda di energia supera l’offerta. Questo potrebbe ridursi a 10 ore se si attingesse alle riserve invernali e si integrasse con la produzione di energia a carbone.

“L’ironia della sorte vuole che, mentre l’Europa cuoceva durante l’ondata di caldo di quest’estate, stesse contemporaneamente gettando i semi per ulteriori sofferenze quest’inverno. A causa dell’estrema siccità e della mancanza d’acqua che sta colpendo i sistemi idroelettrici nei mercati chiave di interconnessione come la Norvegia, insieme ai problemi che stiamo riscontrando in Francia con i loro reattori nucleari, ci sono dubbi significativi sulla disponibilità di elettricità che arriva in GB dal continente, che è fondamentale per la nostra sicurezza di approvvigionamento”, ha dichiarato Chris Matson, partner di LCP.

Maston ha aggiunto che gli attuali prezzi di mercato per i mesi invernali tengono conto di “prospettive molto più fosche” e di possibili problemi di approvvigionamento di gas in tutta Europa.

“Mi aspetto che quest’inverno il carbone svolga un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza energetica”, ha dichiarato Matson. Però non sarà sufficiente ad assicurare la sicurezza energetica.


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